Maremma e quel piccolo borgo che ispirò Carducci

di Redazione Ville&Casali

Maremma

Reso immortale dagli intramontabili versi di Giosuè Carducci nella poesia Davanti a San Guido: “I cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar..”, il borgo antico di Bolgheri in Alta Maremma, sprigiona un fascino più unico che raro.

L’area è di quelle alle quali non manca nulla: a due passi dal mare, immersa nella campagna ricca di viti e di olivi.

Qui si respira un non so chè di antico, come se il tempo si fosse fermato all’Ottocento.

Il paese è caratterizzato dall’inconfondibile castello di mattoni rossi dal quale si accede al borgo, da vicoli lastricati e antichi palazzi di pietra, colorati con vasi di gerani e ricchi di personaggi tipici del posto.

Dal Marchese Nicolò Incisa della Rocchetta che vanta la speciale Doc “Bolgheri Sassicaia” della sua tenuta San Guido, ad altre famiglie nobiliari come Antinori, della Gherardesca e Zileri, fino ad arrivare a gente comune, come Simone Poli che da sempre, per amore della storia, ricerca e raccoglie foto antiche, informazioni e cartoline d’epoca di Bolgheri e dintorni, oppure come Franco Creatini, classe 1928, maggiordomo dei conti della Gherardesca per quattro generazioni.Maremma

Il centro si percorre tutto d’un fiato, tra piccole botteghe artigiane, enoteche che offrono ogni prelibatezza e ristoranti che propongono prodotti tipici secondo la tradizione gastronomica di questa terra, accompagnata dagli eccellenti vini della Bolgheri Doc.

La campagna circostante, dove si snodano magni che strade nel verde come il viale di Bolgheri e la via Bolgherese, è ricca di strutture agrituristiche e di importanti allevamenti equestri, meta ideale per passeggiate a piedi, in bici e a cavallo.

Nella Costa degli Etruschi i colori e i profumi della Toscana si accompagnano alle luci e agli aromi del Mediterraneo, tra insediamenti antichi e borghi medievali, parchi e aree protette che rendono unico questo territorio, bagnato da un mare limpido e costeggiato da pinete di struggente bellezza.

Un ambiente incontaminato, lontano dal caos, tra oasi botaniche, rifugi faunistici e boschi.

La Strada del Vino della Maremma

La campagna, neanche a dirlo, è attraversata da una prestigiosa Strada del vino, costellata da nobili vigne e da olivi d’eccellenza. Un percorso tra i tesori architettonici, di cultura e di arte, dove la civiltà etrusca ha lasciato testimonianze importanti, come l’unica necropoli costruita di fronte al mare.

Ogni vino proveniente da Bolgheri vuole essere piena espressione delle caratteristiche climatiche e pedologiche che appartengono ad ogni singola zona di produzione.

Da qui arrivano alcune delle etichette più apprezzate in questi ultimi anni dal mercato internazionale:

  • Sassicaia,
  • Ornellaia,
  • Masseto,
  • Cavaliere,
  • Paleo,
  • Messorio,
  • Grattamacco,
  • Guado al Tasso.

Rossi che derivano dal 90% della superficie vitata della Doc suddivisi in Cabernet Sauvignon (40%), Merlot (25%), Cabernet Franc (10%), Syrah (7%), Petit Verdot (6%) e Sangiovese (2%), creando un blend che ha saputo confrontarsi egregiamente con i grandi d’Oltralpe.

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Fattore determinante per il successo dei bolgheresi è stata la capacità del Consorzio -guidato per vent’anni, fino allo scorso aprile, dal marchese Nicolò Incisa della Rocchetta – di lavorare per il futuro del settore vinicolo, inteso come realtà diffusa e non più solo concentrato al polo produttivo delle zone interne”, commenta il presidente Federico Zileri. il quale aggiunge: “Intendiamo continuare il lavoro intrapreso dal marchese Incisa, nel fare sistema. Seguendo questa strada e valorizzandola”.

 

 

 

A cura di Maria Paola Gianni
Foto di CorraDo BonoMo
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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