Casa X: proporzioni e armonia di qualità

di Redazione Ville&Casali

Casa X: proporzioni e armonia di qualità

 

Casa X è una dimora realizzata dall’architetto Andrea Marini Leandri per Elizabeth Stearn, docente di Economia all’università di Seattle, e Clare Close, importante urologo infantile di Las Vegas. Si tratta di una ristrutturazione di un palazzetto del 1500 sul lago di Bolsena. Oggi le abitazioni che si trovano in questa zona sono separate dall’acqua da un frangifrutti e da una strada. Storicamente, quelli che ora sono diventati garage e studio erano il rimessaggio delle barche. Al momento dell’inizio dei lavori la casa era stata già modificata internamente e le origini cinquecentesche erano state cancellate definitivamente. “In questa, come in tutte le altre ristrutturazioni d’interni”, racconta l’architetto Andrea Marini Leandri, “il mio approccio al progetto è quello di accogliere le esigenze del committente e disegnare spazi tagliati su misura e confortevoli, come un sarto realizza un abito. La mia esperienza di scultore di pietra, durante gli anni berlinesi, con il maestro Yoshimi Hashimoto mi ha insegnato che bisogna lasciarsi guidare dalla materia e che, pur partendo da un’idea iniziale chiara e definita, il risultato finale è un continuo compromesso tra la propria visione e la forza della pietra che si deve plasmare”, continua l’architetto. Il cantiere, lo spazio, le necessità tecniche ed impiantistiche, oltre alle esigenze del cliente, portano a risultati spesso inaspettati e stupefacenti. ” Il maestro ed amico Corrado Levi mi ha guidato a fare della leggerezza e della capacità di stupire e di stupirsi un elemento base della mia ricerca architettonica”.

Innovative soluzioni

1La casa X si sviluppa su quattro livelli, con piano garage, lavanderia e studio e con accesso carrabile sul piano strada al livello del lago. In più, l’ingresso pedonale principale si affaccia sul borgo storico di Marta, dal quale si accede alla casa. Entrando, si è accolti da una scala in legno e ferro, frutto in parte della prima ristrutturazione, che è stata rielaborata ed illuminata dall’architetto in modo che la stessa si smaterializzi nello spazio proiettando ombre e disegni sulle pareti. A differenza delle case tradizionali, poi, al primo livello c’è la zona notte dove sono state ricavate due camere da letto e altrettanti bagni. Salendo la scala si raggiungono la zona giorno e la cucina. Qui è stato inserito un grande camino in peperino, tradizionale pietra locale come unico elemento che riconduce alla memoria e al genius loci della casa. Il salone è composto da due porte finestre che si affacciano sul lago per evitare interruzioni visive tra chi vive la casa e l’acqua dello stesso lago. La balaustra è stata realizzata in cristallo e, al contrario del camino, questo rappresenta l’unico gesto di rottura contemporanea rispetto alla facciata originale, dotata di modanature classiche in peperino.

Arte e design di qualità

Il soggiorno, a doppia altezza, ha una zona rialzata che porta ad un terrazzo dal quale si può godere della splendida vista sul lago di Bolsena, sulle isole bizantine e Martana, oltra alla rocca di Capo di Monte e a Palazzo Farnese, realizzato dall’architetto Antonio da Sangallo il Giovane. Questa zona rialzata viene utilizzata dalle proprietarie come un piccolo salotto con vista sul lago e con doppio affaccio sugli spazi sottostanti. Definita nei suoi confini da elementi in cristallo, viene percepita da dentro e da fuori come un unicum con il resto del soggiorno-cucina. Nella casa sono presenti opere di Francesca Bonanni, affermata esponente del gruppo di artisti della nuova scuola romana, è attualmente attiva a Dubai e presente a Miami presso la galleria Ca’ d’Oro e di Gordy Edberg. L’abitazione contiene anche un ascensore, abilmente mimetizzato grazie ad una boiserie in legno disegnata appositamente. “Nel complesso il mio lavoro si è concentrato su interventi poco invasivi“, conclude l’architetto. “Ho utilizzato il colore bianco per esaltare le geometrie e portare luce nella casa che offriva poche aperture e piccole. Ho, infine, utilizzato pochi materiali, quali cotto, peperino, cristalli, rovere e legno laccato bianco, studiando con attenzione i dettagli e gli arredi su misura, in gran parte a filo muro”.

di ALDO MAZZOLANI foto di CORRADO BONOMO

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