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Alla scoperta dei Colli Berici

di Redazione Ville&Casali

Vicenza (ph: shutterstock)

I Colli Berici, tra le province di Vicenza, Verona e Padova, sono caratterizzati da colline dal profilo morbido che difficilmente superano i 400 metri di altitudine e rappresentano, con le loro bellezze naturali e architettoniche, un’oasi incontaminata all’interno della regione Veneto.

Il paesaggio appare candido, per via della pietra calcarea che lo caratterizza e che, essendo particolarmente soggetta all’erosione e al fenomeno carsico, crea scorci di particolare bellezza e suggestione.

Il miglior modo per scoprire i Colli Berici è attraversarli a piedi, a cavallo o in bicicletta, sui sentieri di campagna, quelli nei boschi e intorno ai laghi, tra cui il Lago di Fimon; e andare così alla ricerca dei prodotti tipici della zona tra cui i pregiati scorsoni, varietà di tartufi estivi nerastri, i salumi, come la sopressa vicentina e il prosciutto Berico-Euganeo DOP, il radicchio rosso di Asigliano, il broccolo di Creazzo e i prestigiosi vini DOC e DOCG dei Colli Berici.

Un itinerario di massima alla scoperta del territorio vicentino e dei Colli Berici può iniziare proprio dalla città di Vicenza e dal suo Arco delle Scalette che segna l’inizio del percorso di scalini che porta fino al Santuario di Monte Berico, sorto nel Xv secolo su un luogo di apparizioni mariane.

Proseguendo sul bordo orientale dei colli Berici si arriva a Villa La Rotonda, realizzata da Palladio e successivamente al comune di Longare dove assolutamente da non perdere è la Parrocchia di Santa Maria Maddalena, che richiama in alcuni suoi aspetti proprio i caratteri e gli schemi del Palladio.

Da qui si raggiunge la frazione di Costozza e il monumentale complesso settecentesco di Villa da Schio, esempio di ingegnosità architettonica veneta, con lo splendido giardino e la grotta naturale, da sempre utilizzata come cantina.

Dopo una soste a Nanto, famosa per aver dato il nome alla particolare pietra dei Colli Berici, molto usata ed amata dal Palladio e dai suoi successori, si giunge a Barbarano, che dà nome alla produzione d’eccellenza del vino più caratteristico dei Colli Berici, il Tocai Rosso.

Da Noventa Vicentina si può quindi pensare di raggiungere Lonigo, capoluogo del fronte occidentale dei Colli Berici e importante centro vitivinicolo, passando per Orgiano, dove merita una sosta la Villa Fracanzan Piovene che custodisce il museo della Vita quotidiana e del lavoro in villa.

Nel centro storico di Lonigo da visitare passeggiando in tutta tranquillità, si possono ammirare il Torrione, unico rimasto del Castello medioevale e il Palazzo Pisani, risalente al XVI secolo ed oggi sede della Strada dei Vini dei Colli Berici, protagonisti assoluti della Fiera di Marzo che ogni anno presenta le eccellenze vitivinicole locali.

Riprendendo il viaggio si percorre una strada punteggiata di vigneti, uliveti, antiche costruzioni di altissimo pregio architettonico; da Villa Da Porto detta “La Favorita” in località Monticello di Fara, Villa Manzoni e Villa Pisani Bonetti, opera giovani del Palladio, oggi inserita tra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco.
A questo punto siamo immersi nella Val Liona, tra antichi borghi, vecchi mulini di campagna e ancora ville preziose, come Villa Priuli Lazzarini, dai caratteristici quattro comignoli piramidali sul tetto. A Grancona, da non perdere il Museo della Civiltà Contadina, con ricostruzioni di ambienti e utensili della vita di campagna.
L’itinerario prosegue fino a Vicenza, passando per il Duomo di Montecchio e la settecentesca Villa Cordellina Lombardi, oggi sede della Provincia di Vicenza e chiudendo così un itinerario circolare tra i colli Berici e il territorio vicentino.

 

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