Freschezza ed eleganza in una miscela da sogno

di Redazione Ville&Casali

Freschezza ed eleganza in una miscela da sogno

 

 

2Spontanea, effimera, materica”, così ama definirsi Eva Germani, interior decorator originaria di Riccione formatasi come restauratrice ed oggi attiva in numerosi progetti di restauro e decorazione d’interni. “Sono stata da sempre affascinata dagli oggetti del passato: arredi, porcellane e tessuti”, racconta Eva a Ville&Casali.” Ho lavorato per anni come restauratrice di affreschi e dipinti: un’esperienza che mi ha condizionato. Il mio, comunque, non è un tentativo di riproduzione del passato ma, piuttosto, l’opera interpretata con sguardo indulgente, non un’immagine fissa, perfetta, ma un tramonto che si dissolve e lascia spazio a disegni dai toni acquosi. Tappezzerie, insetti, farfalle, scritte o geometrie: il soggetto è per me spesso secondario rispetto al senso della superficie e l’ispirazione nasce a volte da un colore, una tonalità intrigante, un tessuto consumato”. Nei suoi lavori l’uso del colore è materico, a volte sfumato, altre volte più deciso. “Utilizzo tempere, tinte a calce e pigmenti naturali che conservano l’allure di una vecchia cipria per signora”, spiega Eva, “cerco di catturare lo scorrere del tempo impresso sulle superfici, di sottolineare i dilavamenti ed i tratti consumati nel tentativo di riscoprire una delicatezza troppo spesso meccanizzata”.

4Tante le sue collaborazioni e i progetti in cantiere. “In questo momento sto disegnando nuove carte per la collezione Wall&Deco, con cui collaboro da alcuni anni ed ho in consegna alcune opere: un’enorme e divertente interpretazione di “Alice in Wonderland” che verrà posizionata in Quatar ed alcuni pannelli che voleranno in America”, spiega Eva.

“Con Francesca Orsi, de “L’Orangerie”, ci stiamo concentrando per mettere a punto il nuovo show-room, dopo il precedente, dal tono decadente-bohémien, questo sarà probabilmente più fresco e contemporaneo”. Un sogno nel cassetto? “Sicuramente creare delle immagini a tutto tondo, assolutamente eccessive e fantastiche, un mix di pittura, scultura, arredo e follia, set fotografici surreali”, conclude Eva con un sorriso.

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