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Nella tenuta Antonelli San Marco, la cucina è in cantina

di Maria Paola Gianni

Nella tenuta Antonelli San Marco, la cucina è in cantina

Saper abbinare il vino giusto in base al cibo è importante. Ma è anche fondamentale considerare le diverse tipologie del dolce nettare di Bacco, magari tra rosso, bianco, passito e spumante, per creare la perfetta armonia fra odori e sapori.

Un dettaglio che Filippo Antonelli ha compreso molto bene da tempo, promuovendo una scuola di cucina professionale proprio all’interno della sua cantina, situata nella provincia di Perugia, nel cuore dell’Umbria.

[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=” Filippo Antonelli della cantina Antonelli San Marco”]La scuola di cucina mi è venuta in mente per incrementare l’enoturismo anche perché il Sagrantino, vino tipico di queste zone, non è facile da bere da solo, mentre cambia musica se lo si abbina alle nostre carni, ai piatti umbri. La scuola di cucina, che vanta già dieci anni di successi, funziona, diverte, fa avvicinare sempre più persone e gode di un riscontro internazionale di visitatori che possono degustare i vini e l’olio extravergine nel luogo d’origine.[/penci_blockquote]

Nella tenuta Antonelli San Marco, la cucina è in cantina

Gli abbinamenti ideali di alcuni vini di punta?

[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=” Filippo Antonelli della cantina Antonelli San Marco”]Il Sagrantino con l’agnello, oppure con brasati, o anche con una bistecca, ma di carne americana, perché è più grassa e succulenta, mentre il Montefalco rosso Riserva va bene con la nostra bistecca chianina, che è più magra. Il Trebbiano Spoletino, invece, è un bianco che si sposa con le carni delicate, ad esempio, col coniglio spadellato con le olive, mentre il Sagrantino passito è l’ideale se accompagnato da una selezione di formaggi stagionati, come il pecorino di fossa.[/penci_blockquote]

Nella tenuta Antonelli San Marco, la cucina è in cantina

A guidare in questo fantastico viaggio tra i sapori sono le cuoche Wendy, Teresa e Leonella in una grande sala con i professionali fornelli di una cucina De Manincor in un’atmosfera conviviale tra chi impara e chi insegna. Ci troviamo in una zona, Montefalco, famosa per i rossi, ma che anche sui vini bianchi sta offrendo grandi soddisfazioni. Non solo Sagrantino, dunque.

Nella tenuta Antonelli San Marco, la cucina è in cantinaL’azienda agricola Antonelli San Marco è ampia 175 ettari nella località San Marco, nel Comune di Montefalco, in provincia di Perugia, proprio nel cuore della denominazione “Montefalco”. Ben cinquanta ettari coltivati a vigneti, altri dieci a oliveti, un bosco di quaranta ettari e altri cinquanta di seminativi, a 350 metri sul livello del mare. La cantina di vinificazione, al centro dell’azienda sotto la casa padronale, è moderna, ampliata di recente con una sala di fermentazione sotterranea su due livelli, che consente la vinificazione e la svinatura per gravità, cioè senza l’uso di pompe che danneggerebbero l’integrità delle bucce. Anche la bella bottaia e il locale per l’affinamento in bottiglia sono stati realizzati sotto il livello del terreno per garantire ai vini una temperatura sempre costante. Mediamente l’azienda Antonelli San Marco produce 2.300 ettolitri di vino l’anno, per un totale di 300mila bottiglie, delle quali 30mila circa di Montefalco Sagrantino Docg.

La tenuta, come spiega Antonelli, fino al XIX secolo appartenne al vescovado di Spoleto e la villa fu residenza estiva del vescovo. Nel 1881 la proprietà venne acquistata da mio bisnonno, noto avvocato di Spoleto, trasferitosi a Roma per esercitare la professione. Ebbe così inizio un’opera di radicale trasformazione. E nel 1979, quando Montefalco ottenne la Doc, cominciò l’attività di imbottigliamento, da allora si avviò un incremento dei vigneti che passò da sei ettari agli attuali cinquanta.

Nella tenuta Antonelli San Marco, la cucina è in cantina

Dal 1986, infatti, l’azienda è diretta da Filippo Antonelli, un autorevole agronomo che ha interrotto la tradizione di ben quattro generazioni di avvocati, che vive tra Montefalco e Roma, dove conduce una seconda azienda vinicola, Castello di Torre in Pietra, una bella e storica realtà agricola alle porte della capitale. Dalla vendemmia 2012 in poi i vini Antonelli San Marco, sono ufficialmente biologici, dopo l’eccellente olio extravergine di oliva bio, certificato da Valoritalia.

[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=” Filippo Antonelli della cantina Antonelli San Marco”]Il bio è un vino più buono e salutare, ma ha meno difese ed esige un lavoro molto delicato, vigneto per vigneto, solo così si ottengono uve di maggior qualità.[/penci_blockquote]

Indirizzario web:

Visita il sito web di Antonelli San Marco

Approfondimenti:

Sei appassionato di vini? Leggi Come allestire la cantina per il vino

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