Aromi dolci a maggio in giardino

di Redazione Ville&Casali

Aromi dolci a maggio in giardino

A maggio in giardino è tempo di finocchi selvatici, pomodori e agapanti. Una pianta spontanea, profumata di un aroma dolce, che si fa scorgere, nonostante il suo colore verde-grigio non sia così appariscente, è il Finocchio selvatico, originario delle zone temperate del Mediterraneo, ma ormai diffuso a tutte le latitudini grazie alla sua capacità di adattamento, anche se va pazzo per i terreni calcarei. Una perenne estremamente portentosa, al punto che personaggi illustri del calibro di Ippocrate e Plinio ne consigliavano l’uso per mantenersi in forma – sembra che gli atleti greci ne facessero indigestione.

Nel lontano 1917 Claude Monet scelse  gli Agapanti come tema di una sua tela. Questa pianta, un’erbacea perenne molto longeva, ha un fascino tutto suo, e grazie al portamento slanciato si fa notare, dando quasi l’impressione che i suoi generosi fiori blu si protendano a toccare il cielo. Originario del Sudafrica, l’Agapanthus cresce molto bene anche nelle zone temperate ed essendo una pianta rustica riesce a sopportare anche inverni non troppo rigidi. L’Agapanthus è indicato anche per la coltivazione in vaso, dove assumerà un bel portamento eretto e non esiterà a raggiungere il metro di altezza se in condizioni favorevoli. Il terriccio dovrà essere costituito da un mix di terra, torba, sabbia e ghiaia sul fondo per garantire un buon drenaggio ed evitare ristagni.

Con la bella stagione alle porte, da nord a sud è arrivato il momento di mettere a dimora le piantine di pomodoro (Solanum lycopersicum). Pomo d’oro, appunto, quindi un frutto che assomiglia più ad un colore giallo dorato che al rosso a cui ci siamo abituati a pensare. In genere le semine dei pomodori vanno eseguite a febbraio in serra calda, per poi trasferire le piantine all’aperto a fine aprile. Per i meno esperti, o per chi non ha molto tempo da dedicare alla cura dell’orto, è consigliabile comprare direttamente le piantine di circa 20 cm di altezza, che possono essere messe a dimora a primavera inoltrata, in un terreno lavorato e ben concimato, oppure in un vaso in terrazza, purchè sia al riparo dal vento. Una volta ogni 15-20 giorni bisognerà controllare le ascelle delle foglie, dalle quali dovranno essere eliminati, se presenti, i getti laterali.

© Riproduzione riservata.

Partner

I più letti