Libri antichi e miniature: i tesori di Gubbio
Gubbio è candidata da precedenti illustri ad essere ‘città della miniatura‘ e dell’arte dei libri antichi. Basti ricordare il grande Oderisi, miniautore del ‘200, immortalato da Dante nel canto XI del Purgatorio come ‘l’Onor d’Agobbio’ e il condottiero mecenate del ‘400 Federico da Montefeltro, qui nato tra gli orgogliosi spalti del Castello di Petroia, ideatore della prima grande biblioteca di codici miniati.

Un mondo di libri virtuali
Un mondo in controtendenza rispetto ai ritmi vertiginosi della vita d’oggi e al consumo di libri virtuali usa e getta, per mettere in accordo lavoro e piacere. La riscoperta di ‘antichi mestieri per nuovi lavori’ diventa una possibilità reale di guadagno e un richiamo irresistibile nella città dei Ceri, che conserva ancora il tempo lento nei gesti degli abitanti tra vie e palazzi medievali.

Un progetto complesso
“Si tratta di un progetto complesso”, dichiara Anna Buoninsegni Sartori a Ville&Casali, “perché il lavoro di Alessandro era molto ramificato. Sto cercando di attualizzare questa attività, legandola alle valenze del territorio eugubino, come la miniatura. Vorrei riportare i ragazzi a misurarsi con l’arte del “fare”, in modo lento e preciso. Diversamente dalla velocità tecnologica di oggi. Inoltre ho in programma di avviare scambi culturali con l’estero, per esportare questa nostra cultura anche fuori dai confini”.
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