Buon gusto e sobrietà per un trullo pugliese

di Redazione Ville&Casali

Esterno trullo, puglia

L’architetto Andrea Bricchi ha realizzato a Ostuni un intervento di ristrutturazione e di ampliamento di un trullo ,dal tratto conservativo e sobrio, privilegiando materiali locali e arredi semplici

Da un recente Studio di Scenari Immobiliari si evince che il mattone italiano piace sempre di più agli stranieri. E che la Puglia è una delle regioni predilette. Gli inglesi (insieme ai tedeschi) sono i più presenti in questa terra dal mare variopinto e le bianche pietre, e quando acquistano ville, lamie o trulli, cercano di preservarne il carattere originario.

Così è stato per l’evocativa proprietà nel comune di Ostuni fotografata in queste pagine, seconda casa di una coppia inglese che, al momento della ristrutturazione, ha formulato all’architetto Andrea Bricchi una richiesta precisa: recuperare il più possibile lo stato dei luoghi. Il designer ha esaudito il desiderio dei committenti realizzando un intervento in armonia con il paesaggio: “Il lavoro ha presentato le difficoltà di rito che emergono quando si ha a che fare con manufatti di antica costruzione e che riservano spesso lacune dal punto di vista strutturale nonché aspetti costruttivi di difficile lettura”.

In principio, ricorda Bricchi, esistevano tre corpi di fabbrica aderenti l’uno all’altro: “Una lamia centrale con annesso trullo di più antica fattura – presumibilmente di fine ‘800 – ed un terzo corpo a lamia, superfetazione addossatasi in anni successivi”. Il complesso era malmesso, in particolar modo il trullo, che si è dovuto demolire e ricostruire per ragioni statiche. Il progetto ha puntato alla conservazione delle due lamie: “Quella originaria è stata spogliata del vecchio intonaco per riportare in vista il paramento murario, l’altra è stata intonacata”. Poi si è intervenuto sul trullo, che l’architetto ha pensato di collegare al resto della proprietà tramite un piccolo passaggio luminoso in vetro che fa da cerniera tra gli ambienti.

La sensibilità di Andrea Bricchi, la cura e lo studio puntuale con cui è stato portato avanti il progetto in ogni suo aspetto hanno favorito la creazione di uno spazio suggestivo, articolato e inaspettato, con volumi posti su livelli differenti e l’aggiunta di una suite con accesso indipendente, ricavata da una vecchia stalla.

La pianta dell’abitazione appare oggi coerente e funzionale. Spiega il designer: “L’organismo architettonico si è configurato sulla base di due assialità, una verticale individuata dall’ingresso principale e dalla zona living con camino da attraversare per accedere ai porticati, l’altra orizzontale, rappresentata dalla zona notte con la suite padronale e le altre due camere da letto con bagno”.

La superficie abitabile è di circa 160 mq e prevede una zona giorno centrale molto grande e dal carattere ‘comunitario’ con ingresso e living comunicanti con la cucina. Le camere da letto sono tre di cui una, quella ricavata nel trullo, con bagno en-suite. Anche la suite indipendente è formata da una zona notte e da un bagno connesso.

Un trullo dallo stile sobrio e naturale, con la netta prevalenza di tonalità chiare e l’impiego di materiali locali

“Per il pavimento interno è stata usata una pietra di Fasano posata a correre in tutti gli ambienti”, sottolinea Bricchi. Per le piastrelle dei bagni e per i piani, anche della cucina, sono state impiegate piastrelle in pietra di Trani.

L’atmosfera generale è pacata e morbida, l’arredo in “arte povera” è stato ottenuto grazie a mobili in legno naturale realizzati da artigiani del posto e ad alcune laccature color avorio che preservano il tono semplice e armonioso della casa. La luminosità degli interni, le nuance tenui, le tipiche fattezze mediterranee determinano fascino e gradevolezza d’insieme.

Un altro pezzo forte dell’articolato complesso architettonico è l’outdoor, definito da due porticati previsti su differenti quote che fungono da spazio centrale nel periodo estivo e fanno da anticamera alla splendida piscina dalla forma sinuosa e la finitura candida, in cemento color avorio. La zona esterna, che prevede una pavimentazione in “Scorza di Trani” a spacco, di colore chiaro e fugata con cemento bianco, è ben organizzata: una parte è attrezzata per il relax, con sedute confortevoli e cuscini, un’altra è predisposta per il pranzo, con tavolo, sedie e barbecue. L’ombra non manca mai grazie a un elegante pergolato in legno e bambù

Di Francesca Tamberlani

Foto di Corrado Bonomo

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