Ristrutturazione di una villa: come in un film

di Redazione Ville&Casali

Ristrutturazione di una villa: come in un film

A Fregene, vicino a Roma, l’architetto Emanuela Esposito ha riportato a nuovo splendore una dimora, con una ristrutturazione di una villa dei primi del ‘900 che l’ha trasformata in un suggestivo sipario che si apre sul mare.

Una location da sogno

Ristrutturazione-di-una-villa (8)Fellini con Giulietta Masina ha abitato a lungo a Fregene, dal 1955 fino agli anni Ottanta, girando qui molte scene dei suoi celebri film. In effetti il mondo del cinema ha sempre avuto un debole per questa località alle porte di Roma, basti pensare che Gillo Pontecorvo preferiva invitare nella sua casa di Fregene i famosi personaggi dello spettacolo, come Marlon Brando e Robert De Niro.

Dal sogno al progetto

Proprio in questa cittadina di mare, famosa per la vita mondana, si colloca l’intervento realizzato dall’architetto Emanuela Esposito, per la ristrutturazione di una villa. “I miei clienti sono una coppia brillante e dinamica che lavora, appunto, nel mondo del cinema”, racconta a Ville&Casali l’architetto Esposito, “sono innamorati da sempre della speciale atmosfera di Fregene, dove hanno deciso di trasferirsi lasciando Roma. Hanno acquistato una villa della prima metà del ‘900 un po’ fatiscente e dai colori improbabili. Quando la vidi per la prima volta, pensai che ci sarebbe stato molto lavoro da fare per riportarla al suo splendore originario o, meglio, per ‘traghettarla’ nel 21esimo secolo senza stravolgerne l’essenza. Volevo mantenere il suo fascino del primo ‘900”.

Ristrutturazione di una villa: salvate le colonne!

Ristrutturazione-di-una-villa (2)La committenza avrebbe voluto abbattere le numerose e massicce colonne che sorreggevano la terrazza del piano superiore, ma l’architetto Esposito non era d’accordo: “la visione di quel luogo, seppure in una giornata cupa ed invernale, mi fece immaginare un trionfale e poetico ingresso ad una magnifica villa bianca, da cui solo il fruscio delle tende di lino e i profumi di un orto aromatico avrebbero potuto distogliermi. Così convinsi il cliente che proprio quel punto dell’esterno della casa sarebbe stato il più amato ed ambito dai suoi ospiti”.

Un lavoro a tutto campo

Ristrutturazione di una villaL’edificio è stato interamente modificato, eliminando superfetazioni e realizzando superfici vetrate più ampie. Inoltre, non solo è stato cambiato il suo colore originale da arancio scuro in bianco, ma sono state rifinite tutte le bucature con un nastro color sabbia. L’effetto finale dà la sensazione di trovarsi di fronte ad uno splendido villino di Miami, a South Beach. L’inserimento della piscina, attraversata solo da una “lingua in ceramica”, che collega l’acqua alla zona del barbeque, crea un dialogo tra l’edificio principale e la dépendance, che sorge vicino a un magnifico albero di fichi. Come spesso capita, quelli che possono sembrare dei fastidiosi vincoli di un progetto, si animano miracolosamente per trasformarsi nel concept del progetto stesso. Spiega l’architetto Esposito: “l’edificio era distribuito su tre piccoli livelli, collegati tra loro da una ingombrante e malconcia scala in legno. Mi piaceva l’idea che fosse proprio la rinascita di quell’elemento architettonico a diventare lo scheletro vivente del nuovo edificio. La scala doveva diventare non solo forma e funzione ma, soprattutto, testimone e spettatore di tanti gesti quotidiani. Infatti la porta d’ingresso alla casa è stata centrata volutamente di fronte alla scala, sottolineandone la percezione anche dall’esterno attraverso una lama vetrata, quasi un invito ad addentrarsi alla scoperta di piccoli mondi che, salendo, diventano sempre più privati”.

Colori tenui e candidi

Ristrutturazione-di-una-villa (1)La scelta di arredi chiari, tendaggi candidi e decorazioni discrete vuole trasmettere quel senso di purezza e di leggerezza che è alla base del progetto. Qui tutto appare soave ed impalpabile. A sottolineare l’uniformità e la permeabilità tra interno ed esterno tutti i pavimenti (dentro e fuori) sono stati realizzati in resina, mentre il legno e il ferro smaltato sono stati utilizzati solo per l’elemento vivo e pulsante dell’edificio: la scala. Anche al secondo livello, nella zona master, la permeabilità tra i vari ambienti (doccia, zona letto, spogliatoio) è data da tagli verticali in continuo dialogo con la scala, attraverso la quale si giunge sulla sommità dell’edificio. Dalla splendida terrazza si possono ammirare le acque calme della piscina, il mare e le verdi e profumate chiome della pineta. Tessuti leggeri ed impalpabili fanno da cortina sia al letto con il baldacchino che al living esterno, una zona adibita al relax, in cui ricevere gli amici nelle calde serate estive.

 

 

 

di FRANCESCA PIERPAOLI

foto di MORENO MAGGI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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