Swatch: la plastica che vale come l’oro
Il nome di Nicolas Hayek potrebbe non dire molto ma è proprio lui l’artefice della nascita e del successo degli orologi Swatch agli inizi degli anni ’80. La sua geniale intuizione di produrre un segnatempo economico, che non fosse solo destinato a mostrare l’ora ma fosse considerato un oggetto per comunicare uno stato d’animo oppure da esibire per il suo design inconfondibile, è stata ripagata da oltre 400 milioni di pezzi venduti fino ad oggi in ogni angolo della terra.
Creatività industriale senza paragoni

Sempre più preziosi
Molto più rari e per questo molto più costosi, i due modelli disegnati da Christian Chapiron (alias Kiki Picasso) e Mimmo Paladino, rispettivamente nel 1985 e nel 1989. Il primo (Kiki – Ref. Kiki) è stato prodotto in soli 140 esemplari, ognuno diverso dall’altro per la varietà dei colori utilizzati sulla stessa grafica del quadrante. E’ stato il capostipite di una vera e propria storia d’amore tra Swatch e l’Arte. La sua valutazione è certificata da varie aste organizzate negli anni scorsi da Christie’s e Sotheby’s, dove è stato battuto a cifre oscillanti tra i 20 ed i 23.000 euro! Molto “inquietante” ma decisamente originale l’”Oigol Oro” (Ref. GZ113Pack) di Mimmo Paladino, con un diavolo che parla attraverso due lancette che si muovono su un quadrante con ore invertite. Vale oggi circa 10 mila euro, la stessa quotazione di un Rolex Daytona in acciaio dello stesso periodo! Tornando su modelli con quotazioni più terrestri, da ricordare il Pop Swatch “Bottone” del 1991 (Ref. PWK153) con dieci bottoni in plastica coloratissimi, cuciti su un morbido cinturino di velluto nero, venduto in un cofanetto con ago, fili e ditale per riparazioni d’emergenza, ed il Pop Swatch “Diva” (Ref. PWK 196), con meccanismo a vista e cinturino ornato di strass. Si scambiano a poco più di 300 euro ma il loro prezzo è destinato a crescere.
Le dimensioni “importanti” con i quadranti da 45 mm, li rendono visibili a cento metri di distanza. Chiudiamo a malincuore (la lista potrebbe essere infinita…) questa prima carrellata di Swatch “vintage” con il celeberrimo “Rorrim5” (Ref. GZ107) disegnato dall’artista giapponese Tanadori Yakoo nel 1987, considerato tra i primi Swatch da collezione. Se si riesce a trovarlo in ottime condizioni, nella sua confezione originale, vale sui 500 euro, stessa quotazione per il “Gent”, primo Swatch mai prodotto e capostipite di una generazione di successi.
Per saperne di più
Per conoscere le quotazioni degli oggetti più importanti che hanno fatto la storia del design, si consiglia il libro “Vintage”, edito dall’autore di questa rubrica, che si può ordinare a 30,00 euro (comprese spese di spedizione) scrivendo alla mail: comm.pdp@gmail.com.
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