Lo stile eclettico di Alex Flamant
“Oggi non esiste una vera tendenza nell’arredamento”, spiega a Ville&Casali, Alex Flamant, l’interior decorator belga che insieme ai suoi fratelli Geo e Jacques, ha ereditato la passione dal padre per l’antiquariato e negli ultimi trent’anni ha costruito un’azienda di arredamento unica al mondo, con 250 impiegati e 35 milioni di euro di fatturato. Lo incontriamo nella sua casa di campagna a Geraardsbergen, a 40 minuti di treno da Bruxelles, nelle Fiandre Orientali. La sua residenza natale dimostra che Alex ha investito molto nella sua casa.
“Non c’è nulla nei miei negozi che non metterei nella mia abitazione”, precisa il presidente di Flamant Home Interiors, un’azienda che ha negozi propri in Belgio, Francia, Germania e in Italia (a Milano) ma è presente nei punti vendita di arredamento in molti altri paesi, da Dubai ad Hongkong.
È la famiglia a rendere unica la casa

E’ un pò come la moda, dove va bene la gonna lunga ma anche quella corta”. Lo stile Flamant è fatto da una mezza dozzina di interior designers, ma Alex trae ispirazioni dai suoi viaggi, dalla gente, dai propri collaboratori.
Ispirarsi al passato e a terre lontane

Il Country attraverso la Manica

Ogni cultura ha la sua versione dell’armonia e insieme possono coesistere”. Sembra echeggiare la visione di papa Francesco. “Credo che abbiamo perso il senso dell’ottimismo”, spiega Flamant. “Ci siamo abbandonati all’idea che ci possa pensare lo Stato a correggere tutto. Ecco perché ogni tanto mi piace andare a Dubai e non solo per prendere il sole”. Anche nella capitale degli Emirati Arabi Flamant ha un punto vendita. I figli di Alex Flamant sembrano avere un gusto classico e influenzano lo stile del padre. “Loro vedono il mondo in maniera diversa e attraverso di loro lo vedo anch’io”.
Plastica e stile contemporaneo
Recentemente Flamant ha scoperto la plastica e l’azienda ha realizzato delle sedie molto contemporanee, ma con un design classico e confortevole. L’abitazione di Geraardsbergen è ricca di oggetti che Alex ha acquistato da giovane: le sedie Luigi XV, un tavolo di Willie Rizzo trasferito dal suo primo appartamento, un comò dell’antico negozio paterno. “Ho visto molte abitazioni ricche di mobili ed oggetti d’arte, cui mancava qualcosa: il senso di benessere, un fattore che rende una casa unica”.
Per Alex Flamant la casa è oggi un bene rifugio in cui la gente ha bisogno di ritrovarsi, specie in un momento di insicurezza mondiale.
“Sempre di più si sta affermando la tendenza del cocooning”, dice Alex Flamant, già anticipata negli anni Novanta dalla futurista Faith Popcorn, una consulente di marketing strategico.
La casa è sempre più il luogo sicuro, protettivo, in cui si proteggono i propri valori e dove, grazie alle moderne tecnologie, si può pure lavorare. “Ecco perché la decorazione della propria casa è diventato tanto importante”, conclude Flamant.
Testo di ENRICO MORELLI foto di MASSIMO LISTRI
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