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Volterra: importante tradizione artigiana

di Redazione Ville&Casali

Volterra

Volterra è un piccolo borgo strategico per vivere la Toscana. Una scelta dettata dal fascino della storia, dalla comodità dei servizi e dalla ricchezza del capitale umano.

In un viaggio in Toscana di sicuro, non si potrà rimanere indifferenti di fronte alla maestria degli artigiani di Volterra, famosa per l’alabastro ma non solo.

A Volterra la lavorazione della pietra sfida la storia

Non si può parlare di Volterra senza soffermarsi sull’alabastro, una tradizione artigianale che vanta una storia antica. Furono gli Etruschi a scoprirlo e già 3000 anni fa iniziarono a scavarlo e a lavorarlo.

Per loro, l’alabastro era la pietra dei morti, lo usavano inizialmente per scolpire casse e coperchi di urne con le ceneri dei defunti.

Fulcro della città, è l’Ecomuseo dell’Alabastro, dove è possibile ripercorrere la storia di questo minerale in un viaggio attraverso le oltre 300 opere esposte. L’alabastro è un semplice sale, una varietà di gesso cristallizzato che fa passare la luce.

Quattro sono i tipi fondamentali di alabastro:

  • lo scaglione, trasparente o con venature grigie;
  • la pietra a marmo, bianca e opaca;
  • il bardiglio, caratterizzato dalla presenza di venature scure;
  • l’agata, tra il rosso e il marrone.

VolterraL’alabastro si trova sottoterra, a varie profondità, e si presenta in blocchi ovoidali. Per estrarlo bisogna scalzarlo dalla roccia e liberarlo dal guscio che lo riveste.

Rispetto al passato, sono poche oggi le botteghe rimaste attive, ma è ai loro artigiani che la conservazione della tradizione è affidata.

A Volterra, l’unico esempio di bottega artigiana di scultura è quella di Roberto Chiti e Giorgio Finazzo.

Da oltre 25 anni Alab’Arte rinnova la propria creatività ideando e realizzando modelli, e da questi, sculture, oggetti per l’illuminazione e oggettistica di moderno design, non ultima la riproduzione di sculture classiche. Ogni prodotto nito è sempre un pezzo unico, irripetibile.

Di particolare suggestione è l’ambiente della bottega artigiana, con macchinari e scaffali colmi di opere finite e altre in lavorazione: dove si respira un’aria di altri tempi.

Qui è possibile approfittare della disponibilità di Roberto e Giorgio per assistere alla lavorazione dell’alabastro: un’esperienza da non perdere.

Creazioni orafe che parlano etrusco

VolterraPercorrendo la bellissima strada panoramica del Teatro Romano ci si imbatte in ampie e luminose vetrine con un’infinità di pezzi unici ed esclusivi, e non rimanerne incantati è impossibile: sono le creazioni orafe del laboratorio e atelier della cooperativa costituita nel 1979 da un gruppo di giovani ora diplomati presso l’Istituto d’Arte di Volterra, Fabula Etrusca.

Propongono collezioni fedeli e ispirate alla civiltà etrusca; dallo studio della pittura, della scultura e della simbologia creano gioielli unici in oro o argento.

La lavorazione, completamente manuale, segue l ́antico processo della fusione a cera persa, della granulazione, dello sbalzo e cesello, con abbinamenti vari: bucchero, paste vitree, pietre preziose e semipreziose.

Studio, arte e gusto uniti insieme per creazioni che parlano etrusco.

L’amore per la pelle

VolterraNella sua bottega, in via Guarnacci 17, Alice Bocelli lavora da autodidatta la pelle a mano.

A casa invece usa la macchina da cucire, l’ha comprata da un’anziana signora di San Gimignano.

Tra le sue creazioni: borse, zaini, portatabacco, scarselle e bracciali.

Ha iniziato a fare le sue prime lavorazioni per le rievocazioni medioevali, poi, visto il gradimento da parte dei turisti, ha iniziato un’attività che svolge con passione e fantasia.

 

 

 

 

A cura di Ilaria Proietti
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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