Una ristrutturazione dove i venti si incontrano
L’edificio che un tempo indicava la rotta ai marinai sorge su un promontorio che prende il nome di “spartivento” dalla tradizione dei pescatori in quanto divide i venti orientali da quelli occidentali, ed è l’estremità occidentale del golfo di Cagliari che insieme al capo Carbonara all’estremità orientale forma l’arco del meglio noto golfo degli Angeli. La vista che si gode dal faro è veramente eccezionale, nulla da invidiare a Rio de Janeiro: a sud la scogliera ed un fiordo profondo proprio fronte faro e poi il mare fino all’infinito, a est le spiagge di Cala Cipolla e le dune di sabbia bianca finissima di Chia, fino a SantaMargherita, a Ovest Capo Teulada, capo Malfatano, gli isolotti prospicienti la laguna fronte la spiaggia di Tuerredda, a nord i monti del comprensorio del Sulcis Iglesiente; dovunque ci si gira a 360° la vista è più che incantevole, anche perché la mulattiera risistemata che porta da Cala Cipolla al faro per circa 4 km, è orlata di ginepri secolari, graniti e vegetazione tipica della Sardegna che aggrediscono con forza tutti i sensi.
Architettura di gran pregio

Locali ristrutturati
La struttura dispone di sei camere, una terrazza panoramica con piscina a sfioro e servizio ristorante. Si tratta, peraltro, di un progetto pilota, ideato dall’imprenditore cagliaritano Alessio Raggio, sul recupero di antichi fari, che sarà esteso anche in altre zone d’Italia: un modo intelligente di ridare vita e riqualificare antiche strutture di pregio, spesso lasciate in stato di abbandono.
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