Belvedere: il restauro di una villa sull’isola di San Francisco

di Redazione Ville&Casali

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In California, sulla baia di San Francisco è stata ristrutturata una meravigliosa villa in stile mediterraneo. La residenza ha più di un secolo di vita, ma grazie alla sapiente ristrutturazione dei nuovi proprietari, ha mantenuto intatto il suo fascino originario. La prima proprietaria, la signora Florence Ward costruì Casa Belvedere dopo aver visitato diverse volte l’Europa durante il suo praticantato in medicina, facendosi dare un importante aiuto dal suo amico Julia Morgan, famoso architetto americano.

San Francisco, in estate, può essere immersa nella nebbia, la stessa che avvolge anche le isole circostanti, tranne proprio baia Belvedere che viene fortunatamente risparmiata. Proprio questo fu il motivo che spinse moltissime persone a costruire abitazioni dedicate alle vacanze dei mesi più caldi su questo paradiso galleggiante all’inizio del secolo scorso. Nonostante la baia di San Francisco abbia subìto questo vasto sviluppo immobiliare, rimane una delle destinazioni più panoramiche del mondo.

La storia di Casa Belvedere e la ristrutturazione

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Florence Nightingale Ward lasciò la Bay Area di San Francisco e si trasferì a New York per studiare. Da questa posizione riuscì a visitare quattro volte l’Europa per completare il suo percorso universitario in medicina. Durante il praticantato, la signora Florence rimase incantata dell’architettura mediterranea, ripromettendosi di costruire nel suo paese d’origine, una villa che le ricordasse il suo soggiorno europeo.

Nel passaggio di proprietà, la casa è stata baciata dalla fortuna, in quanto i nuovi proprietari, Paul Wiseman e suo marito Richard Snyder hanno avuto un colpo di fulmine con l’abitazione e nel ristrutturarla sono riusciti a comprenderne le caratteristiche principali, rispettandole e valorizzandole. Scherzando Richard afferma che quando i due hanno acquistato la villa, questa era tenuta in piedi dalle tremiti e alle pennellate di vernice. Per comprendere a pieno l’anima di questa costruzione i due proprietari l’hanno abitata per nove anni e solo in seguito hanno dato il via ai lavori di ristrutturazione, trasferendosi per un paio d’anni a Mill Valley affinché i lavori avessero corso.

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Al progetto di rinnovo degli interni si è dedicato lo stesso Paul, architetto affermato, che ha voluto rendere la villa moderna pur mantenendone lo spirito e la struttura originaria. Il progettista ci ha tenuto particolarmente, inoltre, a ridare vita al giardino della villa, ormai ridotto a poca cosa; nonostante gli elementi originali del cortile, introdotti dalla signora Florence, abbiano a lungo resistito, Paul ha ritenuto necessario un nuovo approccio strutturale. Sono state aggiunte ulteriori piante grasse a quelle già presenti; questa tipologia di vegetazione, infatti, pare essere perfetta per il territorio e il clima di Belvedere, non solo perché tollerano bene la siccità, ma anche a causa dell’effetto scenico che sono in grado di creare nell’ambiente e che l’architetto americano apprezza molto.

Julia Morgan, il primo architetto di questa meravigliosa residenza, sapeva bene quel che faceva quando ideò il progetto: la casa si trova in una posizione ottimale, ovvero appena sotto la vetta di una collina, che le permette di essere gentilmente accarezzata dal vento pomeridiano, rinfrescando l’intero edificio senza incanalarsi prepotentemente attraverso la veranda. L’ingresso è stato collocato nella parte superiore della villa, in tal modo l’architetto Wiseman ha potuto dar vita,  al piano inferiore, a un’area relax esterna che presenta un camino e in questa stessa zona, ha voluto di posizionare una spa in pietra che richiama tre antiche urne. La signora Florence aveva creato un movimentato percorso che univa il cortile con l’area conviviale e Paul ha proseguito il sentiero fino a scendere in basso alla collina e che sfocia a uno spazio tra gli alberi in cui si rivela alla vista uno scorcio della baia.

La signora Florence era felice di vivere in questo luogo in cui la vita scorre con serenità e in cui lei si dedicava alla raccolta di fragole, pesche e susine del suo orto. Sono esattamente queste le sensazioni che anche Paul e Richard riescono a percepire come fossero state lasciate lì in dalla prima storica proprietaria.

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