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Tremiti da scoprire: il Mediterraneo intimo di Lucio Dalla

di Elena Cattaneo

Cosa fare alle Isole Tremiti: tre isole e due isolotti (ancora poco affollati) tutti da scoprire
L’Arcipelago delle Isole Tremiti è localizzato a circa 12 miglia a Nord del promontorio del Gargano (Torre Mileto è il punto più vicino) e a circa 22 miglia dal porto di Temoli.

Cinque isole tra Puglia e Adriatico dove il tempo sembra essersi fermato tra natura selvaggia, acque trasparenti, silenzio e memorie d’autore. Alle Tremiti, l’arcipelago che Lucio Dalla scelse come rifugio creativo, si vive ancora un’estate autentica, tra immersioni, scorci arcaici e piccole dimore sul mare


Trovi numerosi spunti a tema Mediterraneo su Ville&Casali di luglio (in edicola!), qui invece ti invitiamo a scoprire cosa fare alle Isole Tremiti, un arcipelago piccolo e luminoso formato da cinque isole – San Nicola, San Domino, Capraia, Cretaccio e Pianosa – un lembo di Puglia proteso nel mare Adriatico, al largo del Gargano. Un tempo conosciute come Insulae Diomedeae, queste isole portano con sé il fascino del mito: secondo la leggenda, nacquero dalle lacrime dell’eroe greco Diomede. Ancora oggi, il canto notturno delle diomedee (uccelli marini che nidificano sulle scogliere) è considerato il suo lamento trasformato in suono.

Tra i primi a scoprire la bellezza intima e selvaggia delle Tremiti fu Lucio Dalla, che dagli anni Settanta fece dell’arcipelago il suo rifugio creativo e personale. Il primo incontro avvenne per caso durante una vacanza in barca: il mare limpido, il silenzio ancestrale delle scogliere e la semplicità delle case tremitesi lo conquistarono subito. Da allora, il cantautore trascorse ogni estate tra San Domino e San Nicola, componendo, esplorando e intrecciando relazioni fortissime con gli isolani, che lo consideravano uno di casa. Negli anni, in fatti, acquistò due proprietà molto diverse tra loro: una villa immersa nella macchia mediterranea di San Domino, affacciata su Cala Matano e un loft d’artista ricavato nell’ex abbazia di San Nicola.

Curiosità: è notizia di pochi giorni fa la vendita la vendita della villa appartenuta a Lucio Dalla, che si trova sull’isola San Domino in località Cala Matano, l’insenatura dalla quale ha preso il nome l’album ‘Luna Matana’. La proprietà è sviluppata su tre piani oltre al terrazzo, su una delle spiagge più belle delle Diomedee. e circondata un parco di circa 1.650 mq. Le due ville di Lucio Dalla alle Isole Tremiti (anche la proprietà di San Nicola era stata venduta) sono state vendute tramite Toscano Spa e Guidobaldi Luxury Properties.


La villa di Lucio Dalla a Cala Matano: musica, mare e architettura mediterranea

Immersa nel verde profondo della pineta di San Domino, affacciata su una delle insenature più incantevoli dell’arcipelago, la villa di Lucio Dalla a Cala Matano è il cuore pulsante del suo legame con le Tremiti. Costruita seguendo i principi dell’architettura mediterranea spontanea, con volumi articolati su più livelli, tetti piani, intonaci bianchi e finestre che incorniciano il blu, la casa rifletteva l’anima poliedrica del suo proprietario. All’interno, spazi aperti e luminosi si alternavano a scorci più raccolti, in un gioco di continuità con la natura circostante: il salone vista mare, la terrazza-giardino, la zona notte defilata e il piccolo studio di registrazione, incastonato nella roccia.

Fu proprio qui che il cantautore incise nel 2001 l’album Luna Matana, un lavoro intimo e visionario che prende il nome dalla cala stessa e che restituisce in musica la magia sospesa di queste isole. Oggi la villa, recentemente venduta per circa un milione di euro, resta una dimora simbolo della creatività mediterranea, un luogo dove arte e paesaggio si incontrano in modo naturale, discreto e profondo.

Cosa fare alle Isole Tremiti: cercare la villa di Lucio Dalla sull'isola di San Domino.
L’isola di San Domino dove sorge la villa di Lucio Dalla appena venduta. Qui il cantautore amava trascorrere parte della sua estate fin dagli anni Settanta.


Le caratteristiche delle 5 isole

San Nicola: storia e spiritualità

È il cuore storico dell’arcipelago. Camminando tra le sue mura, si ha la sensazione di entrare in un museo a cielo aperto: bastioni, torri, camminamenti di ronda, chiese e chiostri raccontano un passato glorioso. Il cuore dell’isola è l’antica abbazia-fortezza di Santa Maria a Mare, fondata nel IX secolo dai Benedettini cassinesi, poi passata ai Cistercensi e infine ai Canonici Lateranensi, che vi rimasero fino alla fine del Cinquecento. Questo complesso religioso, tra i più importanti dell’Adriatico, era noto come la “Montecassino del Mare” per il suo ruolo spirituale e culturale di primo piano.

San Domino: il giardino delle Tremiti

San Domino è la più grande delle Isole Tremiti, ma anche la più dolce, accogliente e varia. Con i suoi 208 ettari di superficie, 2,8 km di lunghezza e 1,7 km di larghezza, si presenta come un piccolo universo mediterraneo: verde, profumato, animato dal canto delle cicale e dal rumore del mare che lambisce le rocce. Il suo cuore naturalistico è una pineta rigogliosa di pini d’Aleppo, che si estende fino a lambire le scogliere e le insenature rocciose. Questa vegetazione lussureggiante valse all’isola il soprannome di “Orto del Paradiso”, attribuito dai monaci Lateranensi che ne coltivavano i pendii e ne custodivano i silenzi.

Tra le cosa da fare alle Isole Tremiti, sicuramente visitare l'isola di San Nicola.
L’isola di San Nicola è storicamente ed artisticamente la più importante dell’arcipelago, oltre che essere il centro amministrativo da quando nel 1932 le isole Tremiti ottennero il titolo di Comune.

Capraia: natura selvaggia e fondali intatti

Seconda per estensione tra le Isole Tremiti, Capraia si sviluppa su circa 45 ettari e vanta oltre 4.700 metri di costa frastagliata. Completamente disabitata e ancora poco frequentata dal turismo balneare, è un luogo remoto e affascinante, amato soprattutto dagli appassionati di immersioni e dagli amanti della natura più pura. Il nome dell’isola, secondo alcuni, deriva dalla presenza di numerose piante spontanee di cappero (anticamente detta Capperaia), secondo altri, dalla presenza in epoca antica di greggi di capre selvatiche.

Cretaccio e Pianosa: le isole invisibili

Cretaccio è poco più di un ammasso roccioso a mezzaluna, di colore giallastro per la sua natura argillosa che si sgretola lentamente sotto l’azione del vento e del mare. A pochi metri si erge lo Scoglio della Vecchia, il più grande della zona, avvolto da leggende: si racconta che, nelle notti di luna piena o durante le tempeste, si possa scorgere il fantasma di una vecchia intenta a filare, spirito inquieto che sembra vegliare sulle onde.

Pianosa, invece, è distante una ventina di chilometri dal resto dell’arcipelago ed è una riserva naturale totale dal 1989. Appare come un piatto pianoro roccioso sospeso sul mare, privo di vegetazione mediterranea e completamente disabitato. Con i suoi 11 ettari di superficie, appena 15 metri di altitudine e un profilo bassissimo, durante le mareggiate può essere quasi completamente sommerso. La flora è limitata a praterelli alofili, capaci di sopravvivere in condizioni estreme di salinità e immersione. Sul suolo spoglio si distinguono solo un faro, i ruderi di un rifugio d’emergenza e i resti del relitto della motonave Panatoia, naufragata negli anni ’80 mentre trasportava semi di soia dalla Grecia.


Cosa fare alle Isole Tremiti

Le attività principali ruotano attorno al mare, elemento onnipresente e protagonista: nuotare nelle acque trasparenti, esplorare le coste in kayak, partecipare a escursioni in barca per scoprire grotte marine e cale nascoste, oppure lasciarsi guidare in immersioni subacquee lungo fondali spettacolari. I più esperti possono affrontare siti celebri come la Secca di Punta Secca a Capraia, o immergersi accanto alla statua sommersa di Padre Pio, a 14 metri di profondità.

Ma le Tremiti non sono solo un paradiso per amanti del blu: offrono anche un ricco patrimonio di storia, spiritualità e cultura. L’isola di San Nicola, in particolare, è un vero e proprio museo a cielo aperto. Passeggiando lungo i suoi sentieri antichi si scoprono le imponenti fortificazioni, le torri di guardia, i camminamenti militari e soprattutto la magnifica abbazia-fortezza di Santa Maria a Mare, con chiostri, affreschi e reliquie che raccontano oltre dieci secoli di storia monastica.

Non mancano le suggestioni archeologiche: dalla Tomba di Diomede, eroe greco cui la leggenda attribuisce la fondazione delle isole, ai resti romani e bizantini disseminati sull’altopiano dell’isola. Anche le escursioni naturalistiche sull’isola di San Domino, tra pinete, sentieri panoramici e falesie a strapiombo, possono essere arricchite da visite guidate e itinerari tematici che raccontano le tradizioni e le antiche leggende del luogo.

Tremiti da scoprire: il Mediterraneo intimo di Lucio Dalla
Sull’Isola di San Nicola domina la presenza del Castello dei Badiali le cui mura formano una fortezza, nella parte più alta dell’isola, quasi a protezione dell’Abbazia di Santa Maria.

Di Mediterraneo e di Puglia, in particolare del Salento, ti raccontiamo anche su Ville&Casali di luglio.

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