Giardino rinascimentale all’italiana: il progetto di un paesaggista in Toscana
Tra le colline fiorentine compare una magnifica residenza cinquecentesca di proprietà di una giovane famiglia, che ha provveduto alla ristrutturazione. Se lo splendido paesaggio delle campagne toscane piene di rigoglioso verde, non bastasse, a completare il quadro è proprio l’immenso giardino di questa villa antica, che come una ciliegina sulla torta, decora con tocco di colore e originalità l’intero panorama.
Il progetto del giardino rinascimentale del paesaggista
Con ordinato estro, il paesaggista Massimo Menichelli, che si occupa della progettazione di parchi e spazi verdi principalmente in residenze private o dimore storiche, ha provveduto ad adornare e organizzare l’intero terreno che circonda la villa del Cinquecento. Gli oltre 3000 metri quadri di giardino, che all’inizio non era altro che un’area abbandonata e selvaggia, sono stati sapientemente organizzati in aree simmetriche. Il paesaggista giardiniere, come lui stesso si definisce, racconta a Ville&Casali:
“ L’intento, in accordo con i proprietari, era riuscire ad ottenere uno spazio a bassa manutenzione con caratteristiche del giardino all’italiana e delicati equilibri cromatici. La situazione iniziale era favorevole. Si presentava come un campo abbandonato con qualche ulivo disposto in modo casuale”
Ciò che premeva ai proprietari era che la struttura del giardino rispettasse sia il contesto in cui è inserito e che si integrasse in maniera armonica e piacevole alla vista con la campagna circostante. Questo meraviglioso giardino rinascimentale presenta numerose zone di belvedere, dalle quali si può ammirare il resto della campagna circostante e in cui vi sono delle piccole zone soggiorno con tavolini bassi e divanetti per poter passare dei piacevoli pomeriggi in compagnia di amici e parenti nelle giornate soleggiate. Il progetto di questo parco che ricorda moltissimo l’epoca del Rinascimento, infatti, prevede delle vere e proprie “stanze” all’aperto, gremito di attraenti piante mediterranee come le perovskie e i bossi, protagonisti dell’intero giardino.
Il paesaggista Menichelli si è evidentemente ispirato agli storici giardini all’italiana e ha composto le diverse aree del vasto terreno a disposizione con la semplicità delle forme geometriche esaltate dai contrasti cromatici della vegetazione. Le siepi sono tutte rifinite con precisione simmetrica. ßPoco più avanti rispetto a queste, è stato creato un orto, un luogo dedicato ai profumi delle spezie da utilizzare in cucina e dove trovano molto spazio piante come il rosmarino, diverse generi di mirto e di ortaggi.
L’orto, però non è stato confinato in un angolo dimenticato del giardino, bensì valorizzato da un’idea innovativa, che lo rende un luogo funzionale in cui trovano spazio una cucina, con tanto di tavolo per dieci persone e un semenzaio per lo sviluppo di ulteriori specie di piante. Questo angolo di profumi, diventa dunque, un inconsueto spazio conviviale al centro della quale è stata posta una graziosa vasca d’acqua che serve per l’approvvigionamento idrico delle colture.
In maniera graduale, si passa attraverso sinuosi percorsi di erba, dalla parte del giardino “curato” e formale a quella che, invece, ha mantenuto un’anima più selvaggia e naturalistica . Le fioriture in questo giardino all’italiana sono molto leggere e il paesaggista ha deciso di raggruppare le varie piante in modo che si creino delle fitte macchie di colore, ma ha disposto le diverse specie per far sì che l’occhio percepisca l‘omogeneità della distesa e che venga percepita la bellezza dell’insieme. La vegetazione all’interno del giardino seicentesco mantiene un forte legame con la vegetazione delle vallate circostanti la villa, tra piante di lavanda, sempreverdi, alberi di ulivi e tulbaghie. Il giardiniere paesaggista è riuscito a rendere lo spoglio e selvaggio terreno iniziale, in un sofisticato e signorile parco dal gusto romantico e retrò, pieno di vita e che dà un forte senso di libertà.
© Riproduzione riservata.