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Sentirsi a casa

Il dibattito sul legame fra costruire e abitare è sempre stimolante, aperto e attuale. La sintesi ideale sarebbe costruire delle case nelle quali sentirsi veramente… ‘a casa‘. Spazi, cioè, modellati dal nostro esserne abitanti. Ma sempre meno oggi abitiamo le case che costruiamo. E spesso ci capita di guardare case, anche molto belle, nelle quali non abiteremmo volentieri. La sfida che proviamo a raccogliere è di selezionare e proporre abitazioni, sia pur di stili e di luoghi molto diversi tra loro, che suggeriscano un ‘sentirsi a casa’. Una sensazione fatta di scelte ed emozioni in cui riconoscersi: il nostro angolo preferito dove leggere un libro o un oggetto che amiamo, magari il regalo di un amico.

Il tavolo della casa al mare, realizzato col legno portato a riva dalla corrente, o i delicati toni pastello che abbiamo scelto per gli arredi. Una finestra che incornicia un paesaggio che ci affascina: i tetti di Parigi con la tour Eiffel sullo sfondo o la magnolia che cresce nel nostro giardino. Perché, come si legge nell’introduzione alla mostra ‘Seven Rooms and a Garden‘, che il Moderna Museet di Stoccolma dedica all’artista americano Rashid Johnson,“Home is a space that you own, that you get to shape and define” (La casa è uno spazio che possiedi, che puoi modellare e definire).

Buona lettura!

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