Una villa sulla costa: il mare in casa
L’architetto ed interior designer, Stefano Dorata, ha voluto dare ai proprietari e agli ospiti di una villa sulla costa a Sabaudia, da lui completamente restaurata, la sensazione di essere sempre al mare.

L’ha fatto usando come pavimento il travertino acidato, ovvero trattato in modo da corrodere le parti tenere del marmo e creare delle fessure, più adatto a un calpestìo a piedi nudi, anti sdrucciolo, come se si camminasse sulla sabbia. Un pavimento unico per tutta la villa, che sorge sulle dune di sabbia del litorale laziale, curato dal marmista Paolo Damiani di Latina. L’architetto ha così voluto creare, come in altre sue realizzazioni, a Porto Raphael o a Mikonos, un’osmosi tra interno ed esterno.
Giocare con il paesaggio e i materiali

Una villa sulla costa: desiderio di famiglia

La casa si veste di bianco
“Alla fine”, dice l’architetto, “ne è scaturito un volume ‘vestito’ di un bianco assolato, bucato da aperture ad arco servite da vetrate scorrevoli, e da oblò messi tra loro in relazione simmetrica, con le scale che collegano le terrazze, a muovere plasticamente il volume”.La casa costruita negli anni Settanta, con la sua candida forma dell’involucro, fa ricordare la “città nuova” di Mussolini (la vicina Latina) creata da fior di architetti come Luigi Piccinati, con il quale Dorata sembra condividere una grande sensibilità per le matrici storiche del territorio. Ci riporta anche all’era dei Beatles e del boom economico dell’Italia, quando il miracolo sembrava dovesse continuare all’infinito. I mobili vintage di quegli anni o quelli disegnati dallo stesso architetto sono sobri ed eleganti e danno la sensazione di un’opulenza raffinata destinata a durare nel tempo.
di ENRICO MORELLI
foto di GIORGIO BARONI
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