Un antico fienile ristrutturato diventa il rifugio del cuore
Il luogo è la Val Cordevole, la stretta gola che incide le Dolomiti Bellunesi a partire dal Passo Pordoi, una vallata che non ha mai cancellato i segni del suo passato.
Qui, a pochi chilometri da Arabba, una coppia di professionisti romani si è lasciata sedurre dal fascino di un centenario tabià.
Il caratteristico fienile alpino tutto in legno, è stato poi ristrutturato e trasformato in una splendida casa.
La struttura si affaccia su magnifici giganti di roccia: il gruppo del Sella da un lato, il Monte Civetta dall’altro e il Padon di fronte.
I proprietari frequentano questi luoghi da venti anni e avevano il desiderio di avere una casa di proprietà, nella quale anche la materia esprimesse sintonia con il paesaggio.
È stato quindi naturale individuare, in questa antica e ingegnosa architettura in legno, le potenzialità per un rifugio del cuore.
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Cristina Pitton, architetto”]L’idea era quella di fare rivivere una struttura disabitata da tempo, rispettandone l’anima e il protagonista materico, il legno. Ho pensato a un progetto essenziale, nel quale si inserissero forme pure, partendo dallo stile di vita dei proprietari e dal desiderio di benessere abitativo. Le grandi travi sono state smontate, restaurate e rimesse nella loro posizione d’origine. Il larice pervade tutte le superfici, interpretando la continuità con il bosco che lambisce i margini della casa.[/penci_blockquote]
Estratto Ville&Casali dicembre 2019
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