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Spazi di Luce: una ristrutturazione in simbiosi con il paesaggio

di Sara Perro

Spazi di Luce: una ristrutturazione in simbiosi con il paesaggio

È in uno scrigno di naturale bellezza, dominato da campagne costellate di ulivi belli come sculture, di cespugli odorosi e di coltivazioni ortive che ha preso vita la ristrutturazione in simbiosi con il paesaggio di cui scriviamo. Nel territorio agricolo di Sassari, storico polo urbano nel nord dell’incantevole Sardegna e seconda città dell’isola per popolazione.

Qui l’atmosfera è rilassata e silenziosa e la natura assume sfumature poetiche. Certamente incantati da forme e colori del territorio dell’agro, una giovane famiglia con quattro figli ha acquistato una villa tradizionale di campagna con giardino e ne ha affidato la sua totale ristrutturazione allo studio di architettura sardo, Officina 29.

La situazione era ideale: l’edificio aveva dimensioni adeguate alle necessità di un nucleo familiare numeroso e amante della convivialità, abituato a ricevere parenti e amici. Inoltre disponeva di un ampio spazio verde dove vivere all’aperto, ricevere conoscenti e poter giocare con i bambini.

«Oltre al fabbricato esistente, abbiamo edificato una dépendance nelle vicinanze, assicurando uno spazio indipendente riservato agli ospiti – racconta l’architetto Stefano Ercolani a Ville&Casali, fondatore dello studio Officina 29 che opera soprattutto nel nord della Sardegna e che ha all’attivo numerose realizzazioni nel campo residenziale e urbanistico -. I committenti avevano richieste ben precise. Ci siamo concentrati, soprattutto, nel ristabilire la giusta proporzione tra zona giorno e zona notte e nel progettare il magnifico parco cir-costante».

Il risultato è una perfetta integrazione tra il segno progettuale dell’architetto e i desideri della proprietà. Nell’abitazione principale, di circa 140 mq, la zona giorno è caratterizzata da un susseguirsi repentino di vere e proprie quinte che separano visivamente e fisicamente la zona pranzo, il soggiorno e la cucina. Vi è comunque la percezione di un unico ambiente che proietta lo sguardo all’esterno, grazie alle ampie vetrate che moltiplicano all’infinito il gioco delle viste e dei rapporti spaziali.

La zona notte, al contrario, rimane più riservata, grazie anche alla schermatura creata da un bellissimo bosco di lecci. Questo permette una maggior intimità e chiusura rispetto all’ingresso della proprietà e dalla strada.

La dépendance, infine, è di circa 45 mq ed è concepita come un prolungamento dell’asse centrale della villa. All’interno un open space accoglie il soggiorno e un angolo cottura.

L’architetto Ercolani ha utilizzato linee contemporanee e adottato una tavolozza cromatica giocata sulle tonalità chiare del marmo di Orosei, pietra locale, e sulle calde note del legno.Il risultato è un’impeccabile armonia di colori e variazioni luminose che si estende oltre le ampie vetrate fin nel bellissimo giardino realizzato in collaborazione con un esperto del settore, Pinna Nossai.

L’idea era quella di dare forma senz’altro ad uno spazio che sapesse di evasione, dedicato al raccoglimento e al relax. Sono state ricreate dune artificiali e palme tipiche di un giardino tropicale. L’ingresso, invece, è stato destinato alla dimora di essenze mediterranee e diversi alberi di lecci. La casa doveva, quindi, in qualche modo respirare e riflettere la poesia dell’ambiente circostante con una veste nuova, pur nel rispetto del magico spirito del luogo.

di Eleonora Bosco, foto di Joao Morgado

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