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Minimalismo e geometrie per una villa a Budapest

di Redazione Ville&Casali

progetto villa budapest

Dagli anni’50 a oggi il paesaggio di Buda, il nucleo originario di Budapest, è mutato, trasformandosi da territorio agricolo, a terreno dove far sorgere seconde case e ville indipendenti. Fra di esse c’è la residenza progettata dallo studio di architettura ungherese Toth Project Epìtésziroda, iniziata nel 2015. Il progetto richiama la natura originaria del territorio, sono infatti previsti dei terrazzamenti, esattamente come i vigneti che un tempo occupavano quella zona. La villa è stata edificata su un pendio, impiegando piani e altezze sfalsate, dando modo ai visitatori di scoprire gradualmente l’intera costruzione, rimanendo sempre in perfetta armonia con il paesaggio circostante, con cui si fonda senza contrasti.

L’esterno

Ogni apertuta è stata concepita diversamente: il livello superiore è più chiuso per preservare la visione sul giardino splendido del piano inferiore, le vetrate sono grandi e possono essere aperte a scorrimento, creando continuità tra dentro e fuori. L’uso di volumi cubici e del bianco richiamano chiaramente l’architettura razionalista e il brutalismo. Quest’ultima corrente nasce all’inizio del ‘900 e impiega spesso il cemento a vista, così come è stato fatto in una delle facciate, grazie alla collaborazione con Ideal Work, un’azienda veneta leader nel settore delle pavimentazioni. Grazie all’impiego del microtopping, micro cemento brevettato dall’azienda, è stata creata questa facciata che spezza totalmente con il bianco che la circonda.

ristrutturazione villa budapest

Il lato più lungo accoglie la vista della piscina, dalla quale è possibile ammirare la Parigi dell’Est. A corredo, un ampio patio in legno, dove è stata collocata l’area ristoro e relax, da cui si può godere della millimetrica progettazione dello spazio verde.

Gli interni

Gli interni sono puliti e ariosi, la percezione è di trovarsi in un unico grande spazio. Il colore dominante è il bianco, tutto è moderno e minimalista. Solo nella camera da letto e nel guardaroba è stato usato un parquet, in tutti gli altri ambienti è stato scelto il rivestimento decorativo Ideal Work , che garantisce continuità assoluta grazie all’assenza di fughe.

progetto villa budapest

progetto villa budapest

Il fulcro della casa è un grande cubo di vetro, che sembra librarsi verso il tetto e che custodisce un ulivo secolare, a indicare che è quella la vera anima del luogo.

Come elemento di connessione è stata progettata una scala sospesa, in cemento armato monolitico rivestito in microtopping su una struttura in acciaio, rappresenta una rottura, ma anche fusione con l’ambiente circostante, grazie a colore e caratteristiche che presenta.

Gli arredi

Sono stati scelti pochi pezzi di arredamento, ma molto significativi. Tutto il superfluo è stato accantonato, dando ampio spazio alla luce naturale, che pone in evidenza la cromia degli elementi di design.

Unici guizzi di colore sono le finiture e i dettagli impiegati per i quattro bagni: il confortevole color Niagara, l’avvolgente Primrose Yellow, l’elegante Lapisblu e il passionale rosso sono state le scelte dei progettisti per le cromie da adottare, sempre in linea con l’estrema purezza del disegno geometrico.

progetto villa budapest

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