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Il restauro che ridà autenticità a una casa colonica toscana dell’XI secolo

di Elena Cattaneo

Vista notturna di una casa colonica toscana (nel Chianti) che, grazie all'attento restauro, esprime un nuovo modo di abitare: più luce, più dialogo tra gli ambienti, maggiore permeabilità visiva e una nuova qualità dello spazio.
Vista notturna di una casa colonica nel Chianti che, grazie all'attento restauro, esprime un nuovo modo di abitare: più luce, più dialogo tra gli ambienti, maggiore permeabilità visiva e una nuova qualità dello spazio.

Una casa colonica toscana dell’XI secolo ritrova la propria identità grazie a un restauro rispettoso e contemporaneo firmato dallo Studio Benaim


Nel cuore delle colline del Chianti fiorentino, una casa colonica toscana dell’XI secolo torna a raccontare la propria storia. Un attento restauro firmato dallo Studio Benaim ha restituito autenticità, luce e fluidità a una dimora rurale immersa in un paesaggio di uliveti, vigneti e boschi. Dopo la pubblicazione su Ville&Casali di settembre, raccontiamo qui il progetto approfondendo il valore culturale e architettonico di una casa colonica nel Chianti reinterpretata in chiave contemporanea.

Una casa colonica toscana immersa nelle colline del Chianti

Per raccontare questa villa nel Chianti basta cominciare a “geolocalizzarla”: la sua posizione, infatti, dice del paesaggio toscano in cui si trova molto più di tante parole. A pochi chilometri da Firenze, Siena e San Gimignano, la dimora è circondara da tre ettari di giardino privato. Attorno, solo uliveti, vigneti, querce e cipressi: l’essenza più autentica della campagna toscana. Villa Prenzano, antica casa colonica con fienile dell’XI secolo, conserva tutti gli elementi dell’architettura rurale toscana: pavimenti in cotto, travi in legno, infissi artigianali, soffitti a volta e porte ad arco. Elementi che oggi compongono un racconto coerente, ma che per decenni erano rimasti nascosti.

Il tradizionale portico in pietra con copertura in legno a vista caratterizza anche questa casa colonica toscana.
A Villa Prenzano la natura diventa parte integrante dell’esperienza abitativa: ogni visuale sul verde amplifica il legame con il territorio.

Memoria e architettura in una casa colonica toscana

Negli anni Settanta l’edificio aveva subito interventi che ne avevano alterato gli spazi originali. Da qui è partita l’opera dello Studio Benaim, con André Benaim e Stefania Bargiacchi, affiancati dalla direzione artistica di Paola Gheis: un progetto che potremmo riassumere in una parola, rispetto. Il team ha riportato alla luce l’impianto originario della casa colonica toscana, eliminando suddivisioni incoerenti e restituendo fluidità e leggibilità agli ambienti. Una visione contemporanea che però non prevarica il passato: lo interpreta, lo protegge e lo mette in dialogo con un modo di vivere attuale.

Una delle camere da letto della villa nel Chianti come esempio di ritrobvato equilibrio tra i materiali e le tinte della tradizione e il comfort dei nuovi spazi abitativi.
André Benaim e Stefania Bargiacchi – Studio Benaim – hanno lavorato per recuperare la struttura originale dell’edificio, riportandone alla luce le proporzioni e la leggibilità.

Materiali naturali e continuità visiva

L’intero progetto è condotto con materiali naturali, scelti per coerenza e sensibilità verso il luogo. I pavimenti alternano parquet e pietra; i soffitti, tutti originali, sono stati lasciati al naturale o tinteggiati di bianco; gli infissi sono stati realizzati in legno massello da artigiani del Chianti. La continuità visiva diventa un tema chiave: ogni apertura verso il giardino prolunga gli interni all’esterno, generando spazi di convivialità come il portico verandato con tavolo in teak e lampade in fibra intrecciata.

Una bella immagine del bagno dove la vasca è protagonista al centro e la finestra rende possibile la relazione costante con il paesaggio.
L’uso di materiali naturali è stato un principio guida: parquet e pietra si alternano creando armonie visive e tattili. E in ogni ambiente il progetto evidenzia la relazione con il paesaggio circostante.

Una casa colonica toscana ripensata per l’abitare contemporaneo

Il risultato è una villa nel Chianti che esprime un nuovo modo di abitare: più luce, più dialogo tra gli ambienti, maggiore permeabilità visiva e una nuova qualità dello spazio. Il linguaggio architettonico contemporaneo non cancella la storia, ma la esalta. Ogni ambiente è frutto di un equilibrio tra rigore progettuale e rispetto delle tracce originali: dalla tessitura muraria recuperata con un attento intervento di ristuccatura al piccolo living all’aperto in midollino protetto da un pergolato leggero.

L’intervento dello Studio Benaim su questa casa colonica toscana interpreta la memoria come risorsa dimostrando come un linguaggio contemporaneo, se ben calibrato, sappia andare in profondità senza prevaricare il passato. Una dimora che ritrova la propria identità e la trasforma in un nuovo modo di vivere: autentico, luminoso, fluido e profondamente toscano.

Il progetto di questa Villa nel Chianti prevede attenzione anche agli spazi esterni pensati come vere e proprie zone living outdoor.
Il progetto di Villa Prenzano prevede attenzione anche agli spazi esterni pensati come vere e proprie zone living outdoor.

La storia e l’architettura delle case coloniche nel Chianti

Un patrimonio dell’architettura rurale toscana

La casa colonica toscana è uno degli elementi più rappresentativi del paesaggio rurale del Chianti. Nata come edificio funzionale all’attività agricola, la colonica era il centro della vita contadina: abitazione, luogo di lavoro e presidio del territorio. Spesso affiancata da fienili, stalle e annessi, la sua architettura essenziale rispondeva a esigenze pratiche, utilizzando materiali locali come pietra, cotto e legno.

Caratteri architettonici delle case coloniche nel Chianti

Le case coloniche nel Chianti si distinguono per volumi semplici, murature portanti in pietra, solai lignei e coperture a falde con coppi in terracotta. Elementi come archi, logge, scale esterne e porticati raccontano una tradizione costruttiva tramandata nei secoli, in cui funzionalità e rapporto con il paesaggio erano centrali.

Dal mondo agricolo all’abitare contemporaneo

Oggi, il recupero di una casa colonica toscana rappresenta un delicato equilibrio tra conservazione e innovazione. Interventi come quello di Villa Prenzano dimostrano come sia possibile preservare l’identità storica di queste architetture rurali, adattandole a un modo di abitare contemporaneo fatto di luce, comfort e spazi fluidi, senza perdere il legame con la memoria del luogo.

Le foto sono di Iuri Niccolai.

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