È in edicola lo speciale Giardini & Outdoor Living 2025

“Il giardino sia una delle visioni dalla casa”

Esistono luoghi in cui le idee viaggiano più leggere e il tempo sembra muoversi a un altro ritmo. Il giardino è uno di questi. Uno spazio vivo, mutevole, intimo e sociale insieme. Un’architettura senza soffitto e con orizzonti sconfinati. Ed è da qui che abbiamo voluto partire per raccontare il rapporto – personale prima che professionale – che architetti, imprenditori e designer hanno con il verde.

“Per me il verde è una pausa visiva e mentale”, ci racconta Monica Tricario, partner di Piuarch, parlando dell’Orto fra i cortili, il giardino sul tetto dello studio milanese: un laboratorio di sperimentazione e di relazioni. Paola Lenti, invece, confessa: “Mi piace incontrare i frutti, diversi a seconda delle stagioni, mentre cammino per ritrovare pace ed equilibrio”. Un gesto semplice, che rivela un legame profondo con la natura quotidiana.

Anche per Tiziano Vudafieri, il verde è una “pausa visiva e mentale”, mentre il suo socio Claudio Saverino lo definisce senza mezzi termini “un paesaggio mutevole e poco programmabile: un antidoto agli spazi troppo statici e prevedibili della città”. Maria Giovanna Manfredi, architetta in Lombardini22, ci racconta il suo terrazzo come uno “spazio sperimentale” dove cambiano luci, colori e atmosfere a seconda delle stagioni. E c’è chi, come Sarah Gabaglio dello Studio Marco Piva, dichiara una vera “fame d’aria” e coltiva balconi e terrazzi urbani come fossero piccoli giardini pensili.

In tutte queste visioni, il verde non è mai solo uno sfondo. È materia viva, progetto, presenza, respiro. Un confine poroso tra intimità e convivialità, come raccontano anche Antonio Rodriguez, Flaviano Capriotti e Claudio Pierattelli: ognuno con un proprio sguardo sul verde come spazio da abitare, da condividere o semplicemente da contemplare.

E tu, come lo vivi il tuo spazio outdoor?

Pubblicazione abbinata a Ville&Casali di maggio 2025

Anche disponibile in Digital Edition