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Arte Sella 2025: la nuova opera di Mario Cucinella nei boschi di Borgo Valsugana

di Elena Cattaneo

Un immagine dell'opera Discrete Landscape realizzata per Arte Sella 2025 dall'architetto Mario Cucinella.
Per l'edizione 2025 di Arte Sella, l'architetto Mario Cucinella ha realizzato l'opera Discrete Landscape. Foto di Giacomo Bianchi.

Per Arte Sella 2025 lo studio Mario Cucinella Architects ha realizzato Discrete Landscape, un’opera che rinnova, in chiave sostenibile, il dialogo tra arte e paesaggio


Nel cuore dei boschi di Borgo Valsugana, Arte Sella 2025 rinnova il dialogo tra arte, architettura e paesaggio con la nuova opera Discrete Landscape, firmata da Mario Cucinella Architects. L’installazione si inserisce armoniosamente nel contesto naturale, offrendo un’esperienza che invita a riflettere sul rapporto tra uomo e ambiente. Camminare lungo i sentieri del Parco di Arte Contemporanea, in un percorso che unisce bellezza, sostenibilità e innovazione artistica, significa scoprire il delicato rapporto tra l’ingegno dell’uomo e il mondo naturale.

Arte Sella 2025: un parco tra sculture e natura

Arte Sella è da sempre un laboratorio a cielo aperto dove artisti contemporanei sperimentano nuove forme in equilibrio con il paesaggio: qui ne abbiamo già parlato approfonditamente. L’innovazione di questa edizione 2025 sta nella capacità – con rispetto e discrezione, come ci ricorda il titolo dell’opera di Cucinella – di integrare l’opera architettonica con l’ambiente circostante, rispettando biodiversità e topografia del territorio. I visitatori possono camminare tra sentieri immersi nel verde, attraversare boschi e prati, e scoprire installazioni site-specific che trasformano il parco in un museo diffuso, dove ogni angolo racconta una storia diversa.

Villa Strobele (qui l'opera Lo Spirito di Samarcanda di Rainer Gross) è sede di Arte Sella dal 1986.
L’installazione di Cucinella si colloca a valle del parco di Villa Strobele: qui la villa e l’opera Lo Spirito di Samarcanda di Rainer Gross. Foto di Giacomo Bianchi.


Discrete Landscape: rispetto, sostenibilità e innovazione

La nuova installazione di Mario Cucinella Architects per Arte Sella 2025, Discrete Landscape, si colloca a valle del parco di Villa Strobele e rappresenta un esempio straordinario di dialogo tra architettura e natura. L’opera è concepita come un percorso sinuoso che conduce a una cavità contemplativa, uno spazio aperto pensato per incorniciare scorci di bosco, cielo e acqua, offrendo un’esperienza immersiva unica.

L’installazione riflette la filosofia resiliente di Arte Sella: un equilibrio tra permanenza e mutabilità, dove l’architettura non impone la propria presenza ma dialoga con il contesto naturale. La combinazione di materiali locali, scarti industriali e tecnologie digitali avanzate evidenzia un approccio sostenibile e sperimentale, ponendo al centro la relazione tra uomo, architettura e ambiente.

La novità di Arte Sella 2025 è l'opera Discrete Landscape, un’architettura lieve ma significativa, che invita alla riflessione, al cammino e alla cura del paesaggio.
L’opera Discrete Landscape è un’architettura lieve ma significativa, che invita alla riflessione, al cammino e alla cura del paesaggio. Foto di Giacomo Bianchi.


Un’architettura che si integra nel bosco

Discrete Landscape è realizzata con 415 blocchi stampati in 3D, suddivisi in 58 tipologie modulari che richiamano colonne basaltiche. Le forme irregolari dei blocchi, talvolta cave, talvolta piene, permettono di creare sedute naturali o tasche di terra per piccole essenze arboree autoctone. Grazie alla loro varietà tipologica, i blocchi si auto-incastrano generando una struttura autoportante senza l’uso di malte o leganti, in continuità con la tradizione della costruzione a secco reinterpretata in chiave contemporanea tramite strumenti digitali avanzati.

La produzione dei blocchi è stata affidata a Erratic (Valdagno), che ha sviluppato una tecnologia di stampa robotica stratificando impasti a base di calce naturale e aggregati locali, frutto di una collaborazione con Calchèra San Giorgio e il Politecnico di Milano. Particolare attenzione è stata riservata alla sostenibilità: per la componente inerte sono stati riutilizzati gli scarti di Tonalite dell’Adamello, frantumati per ottenere una texture porosa e cromaticamente simile ai calcari della valle. Questa scelta garantisce un risultato finale che varia con la luce e l’umidità, creando giochi di ombre e spazi capaci di instaurare un rapporto delicato e poetico con il paesaggio circostante.

Un dettaglio dell'opera Discrete Landscape realizzata da Mario Cucinella per Arte Sella 2025.
Un’architettura discreta, più che un’installazione artistica, Discrete Landscape è realizzata con 415 blocchi stampati in 3D, suddivisi in 58 tipologie modulari che richiamano colonne basaltiche.

L’esperienza del visitatore ad Arte Sella 2025

Arte Sella 2025 testimonia, ancora una volta, la capacità di fondere arte contemporanea, architettura e paesaggio, confermandosi come meta ideale per chi cerca un dialogo poetico e profondo con l’ambiente naturale. Percorrere Discrete Landscape significa, inoltre, vivere il paesaggio in maniera lenta e consapevole. Il tracciato non è lineare: invita a fermarsi, guardare e percepire lo spazio da diverse angolazioni. La cavità centrale, concepita come rifugio contemplativo, offre scorci differenziati del bosco e dell’acqua, trasformando il contatto con la natura in un’esperienza sensoriale e intellettuale. Ogni passo lungo il percorso permette di osservare come luce, ombra e materiali interagiscono, generando effetti visivi in continua evoluzione.

Il tracciato di Discrete Landscape non è lineare: invita a fermarsi, guardare e percepire lo spazio da diverse angolazioni.
Il tracciato di Discrete Landscape non è lineare: invita a fermarsi, guardare e percepire lo spazio da diverse angolazioni. Foto di Giacomo Bianchi.

Un percorso in continua trasformazione

Con Discrete Landscape, Arte Sella 2025 conferma la sua vocazione di parco in costante crescita, dove ogni nuova opera racconta storie diverse di relazione con la natura e con l’arte. La struttura, pur solida, è pensata per adattarsi nel tempo, così da evolvere insieme al paesaggio circostante senza mai prevaricarlo. Questo approccio, combinando tecniche costruttive tradizionali con innovazioni digitali, rafforza il ruolo del parco come laboratorio di sperimentazione artistica e architettonica.

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