Le regole dell’ospitalità per l’estate secondo il bon ton

di Sara Perro

Le regole dell'ospitalità per l'estate secondo il bon ton
Far sentire gli ospiti a proprio agio. La padrona di casa ideale è quella che c'è senza esserci (annotarsi tutto in un taccuino aiuta a organizzare al meglio l'ospitalità e un po' di "spionaggio" preventivo per conoscere le abitudini degli ospiti non guasta).

L’estate è la stagione degli incontri. Che la nostra casa si trovi in campagna, al mare o in città non bisogna dimenticare le regole dell’ospitalità e del Galateo.

Per accogliere come si deve, a seconda dell’orario d’arrivo degli ospiti, si farà trovare su di una tavola ben apparecchiata (ammessi i merletti come sotto bicchieri, indispensabili i tovagliolini di stoffa) del caffè, delle bibite, del tè freddo e naturalmente dell’acqua rigorosamente in bottiglia di vetro. Come comfort dopo il viaggio si possono offrire anche degli amuse bouche. La camera degli ospiti deve essere perfettamente pulita e in ordine: la biancheria da letto sarà di lino, cotone o comunque di tessuti in fibra naturale e il solo colore ammesso è il bianco. Quello che può sembrare un gesto gentile, un mazzo di fiori o piante in camera, in realtà si rivela nemico del riposo: dunque va evitato. Saranno invece utilissime delle abat-jour da lettura, dell’acqua per la notte e come minimo si faranno trovare dei confettini (alle mandorle!).

Particolare cura va posta nella sistemazione del bagno: si dovrà lasciare sufficiente spazio affinché gli amici possano comodamente usare i loro effetti personali e si faranno trovare asciugamani bianchi ben stirati e profumati. Il corredo dovrebbe essere il più completo possibile e se si ha la possibilità è bene destinare agli ospiti un bagno personale il più possibile vicino alla camera assegnata. Evitare i profumatori d’ambiente che ormai hanno invaso tutto le case.

Agli ospiti si deve aver cura di comunicare, con estrema discrezione, gli orari della casa ai quali sono tenuti ad adeguarsi; i galatei in Italia indicano i pasti con questi orari: prima colazione a discrezione ma non oltre le 10 del mattino, (seconda) colazione: 12-14 al Nord, 12,30-14,30 al Centro; 13-15 al Sud; pranzo: 19 al Nord, 20 al Centro e 20,30 al Sud mentre per cena si intende un post evento/teatro: 22,30 al Nord, 23 al Centro, 23,30 al Sud.

Secondo le regole dell’ospitalità un minimo sacrificio è imposto ai padroni di casa: allestire la tavola per la colazione. Il galateo impone che vengano bandite le tovagliette all’americana, anche se le mode hanno consentito diritto di cittadinanza. Si utilizzeranno le tazze per la colazione, i piattini (immancabile quello per il burro e relativo coltellino, il cui manico va posto verso destra e la lama verso il centro del piatto) e tutto ciò che serve in ceramica o porcellana bianca, bicchieri non colorati, posate mai d’oro o dorate. Il caffè caldo verrà consegnato all’arrivo di ogni ospite esclusivamente dalla padrona di casa, che servirà anche lo zucchero a ogni commensale. Accompagnare la colazione con prodotti tradizionali sia salati che dolci, meglio se fatti in casa, frutta, yogurt, dopo aver chiesto agli ospiti se hanno particolari allergie, intolleranze o preferenze. Non s’insiste nel riempire i piatti, al contrario non si rifiuta un cibo proposto la seconda volta.

di Petra Carsetti

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