Lo spazio diventa cultura
Gli architetti dello Studio Palladino firmano la progettazione di questo appartamento romano, sintesi perfetta tra struttura e creatività
Nei progetti firmati dallo Studio Palladino, fantasia e creatività si uniscono a tecnica e rigore. In questo appartamento di Roma, come in altre realizzazioni a scala urbana, padre e figlio architetti si confrontano su ogni scelta progettuale volta a evidenziare la forma attraverso il design. In questo progetto, gli elementi planimetrici si colorano di prospettive insolite e di elementi verticali, come, ad esempio, la scala. Questo elemento totemico, che conduce al piano sovrastante, si sviluppa da terra con un piacevole disegno tridimensionale creato sovrapponendo volumi dapprima rivestiti in legno, e poi realizzati in ferro. Così la scala diventa una scultura dal decoro stilizzato, sulla quale si inseriscono i gradini con le pedate in vetro extrachiaro, per evidenziare la bellezza della struttura autoportante. A colpire sono queste soluzioni audaci e creative che si susseguono, ma anche la ricerca del dettaglio, sia esso costruttivo che di arredo. Come nel caso dei setti tagliati verticalmente e orizzontalmente a soffitto, una scelta che elimina le parti del solaio sovrastante non portanti.
Queste rientranze, illuminate da faretti inseriti a pavimento e a soffitto, definiscono il passaggio tra i diversi ambienti. Anche il camino del soggiorno, creato su una quinta retroilluminata, sorprende per la leggerezza e la raffinatezza della pietra lavica che lo riveste. Altro elemento di forte impatto è la tessitura in travertino della parete verticale, montata personalmente dagli architetti. Tutto qui è disegnato e realizzato artigianalmente e i materiali scelti contribuiscono a rendere armonioso il volume architettonico. I lucernai, creati, intervenendo sulle strutture dei solai con l’inserimento di lastre di vetro, oltre a caratterizzare lo spazio, filtrano la luce consentendo l’illuminazione naturale del piano sottostante. Il travertino, il legno, il vetro e il ferro caratterizzano molti elementi d’arredo, rendendoli unici. Come in cucina ad esempio, dove il piano in wengé sembra un nastro di design che si proietta sul soffitto, diventando supporto per l’illuminazione; e dove le striatuire del legno zebrano, usato per le ante, accentuano l’effetto di verticalità, ricercato in tutto l’appartamento. Sono questi dettagli a rendere uno spazio mai banale, mai scontato e a delineare ambientazioni uniche.
Articolo pubblicato sullo Speciale Architetti 2025
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