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Fontana Candida: l’emblema di Frascati

di Redazione Ville&Casali

 

Fontana Candida è l’emblema del Frascati, che lo declina addirittura in quattro etichette sotto l’occhio vigile del bravo enologo Mauro Mertz, trentino di origine ma impiantato nei Castelli Romani da un decennio. È lui che ha restaurato la tenuta di GIV facendone una “cantina del territorio” attraverso un ferreo programma di selezione delle uve dei conferitori, che devono garantire un livello rispondente alla loro “carta di qualità”.

L’ossatura della produzione, con ben 3,5 milioni di bottiglie su 6 totali, è composta proprio dal Frascati Superiore, un ottimo vino che ben rappresenta l’identità tradizionale di questo vino, affiancato dai tre fratelli maggiori Terre dei Grifi, Santa Teresa e Luna Mater. Quest’ultimo, è stato giustamente definito un “super” Frascati, una sorta di espressione estrema di questo bianco. È nato con la vendemmia 2007 e lanciato giusto un anno più tardi in occasione dei 50 anni della cantina.

Le uve (50% Malvasia di Candia, 30% Malvasia del Lazio 10% Greco, 10% Bombino) provengono da una ferrea selezione delle piante più vecchie, anche più di 50 anni. Parte delle uve è raffreddata prima della pigiatura soffice, l’altra è messa subito a fermentare a contatto con le bucce e un’ultima parte, questa volta leggermente surmatura, è diraspata manualmente aggiunta con gli acini interi qualche giorno più tardi al mosto in fermentazione. Dopo l’imbottigliamento il vino riposa un anno nell’antica grotta di tufo scavata sotto l’azienda.

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