Tesori immobiliari della Bassa Toscana
Dopo gli anni della crisi, adesso gli stranieri tornano ad affacciarsi sulla Bassa Toscana, anche qualche russo, e la maggior parte delle richieste è per oggetti già abitabili
“Qualche anno fa in zona si trovavano molti ruderi, non solo oggetti residenziali, ma anche ex strutture industriali. Mi ricordo che abbiamo ristrutturato una ex fornace a San Casciano dei Bagni, dove era ancora presente una fornace circolare e cuocevano la terra cotta che noi abbiamo riportato alla luce e inglobato in una scala. E’ stato bellissimo. La cosa stimolante era che, dallo stato di fatto dei fabbricati, prendevamo spunto per soluzioni originali, moderne, ma molto in linea con il genius loci”.
Il racconto di Monica Rossi, architetto e titolare dello studio Archidomus, nonché residente della zona, riassume un po’ quello che doveva essere il lavoro dei progettisti che si sono trovati ad operare in quest’area venti o trenta anni fa (fino ad epoca più recente) e a lavorare con le autentiche case coloniche toscane mai ristrutturate e quindi allo stato di ruderi.
Tesori dell’archeologia
La sensazione deve essere stata un po’ quella che prova l’archeologo quando scopre qualche importante reperto antico, con la differenza che l’architetto porta con sé tutta la responsabilità di come valorizzare al meglio tale oggetto. Adesso è un po’ diverso, ruderi se ne trovano pochi e le ristrutturazioni avvengono su strutture che hanno già beneficiato di un qualche intervento. La colonica tipica di quest’area è su due livelli, a volte su tre con qualche annesso, a testimonianza dell’allargamento della famiglia contadina che ci viveva. Al piano terra c’erano le stalle, mentre la vita familiare con tutti gli spazi funzionali si svolgeva al primo piano.
Sono tornati gli stranieri
Conferma l’architetto Rossi: “Sono tornati gli stranieri, soprattutto dal Nord Europa, e anche dalla Russia. La caratteristica che li accomuna è che vogliono abitazioni già pronte e non molto grandi, per ottimizzare i costi di gestione e mantenimento. Per questo abbiamo deciso di fornire un servizio a trecentosessanta gradi, dalla ricerca dell’oggetto fino alla realizzazione sartoriale del progetto, con il confronto diretto con i committenti. Mi rendo conto che è un’operazione commerciale ma, se gestita professionalmente, non intacca la natura di questi oggetti. Come progettista mi muovo partendo dalla cucina”. Per norma gli esterni non possono essere modificati, mentre all’interno si possono apportare piccoli cambiamenti. Per i materiali, la tradizione è cotto e pietra, ma molti progettisti di zona oggi hanno introdotto anche altri materiali come il tavolato di legno e le resine, qualche tipo di ceramica e cementine decorate. Per queste caratteristiche che rendono ogni oggetto molto particolare e con personalità diverse, è difficile fare una stima esatta dei costi. Si può dire che negli ultimi anni, a fronte della congiuntura, i prezzi dei ruderi si sono quasi dimezzati. Mentre per le ristrutturazioni non si scende sotto i 2 mila euro al mq.
San Casciano dei Bagni: meta dei Vip
“Prima della crisi i casali ristrutturati (circa 250 mq), arrivavano anche a 2 milioni, oggi non superano il milione e mezzo. Ma siamo ottimisti, si stanno riaffacciando gli americani, questo è un buon segno”, dice Giovanna Bologna dalla sua agenzia Around Tuscany, in Piazza della Repubblica a San Casciano dei Bagni, in pieno centro storico.
Da qui sono passati Giampaolo Pansa, Cristina Capotondi, Sergio Castellitto, Walter Veltroni. E’ reticente a parlarne perché per lei non sono solo clienti facoltosi, ma anche un po’ amici. Con il marito organizzano il più famoso torneo di burraco della zona, a cui qualche volta hanno partecipato anche Cesara Buonamici ed Enrica Bonaccorti. Ma non ne fanno un vanto. “I personaggi noti vengono a San Casciano dei Bagni perché sono ben accolti e subito inglobati nella piccola comunità”, spiega Bologna. L’agenzia gestisce anche il mercato del centro storico, dove gli appartamenti al massimo di 100 mq, si aggirano intorno a 150 – 200 mila euro. Gli stranieri vorrebbero spazi ampi e grandi finestre, ma non si trovano, perché le abitazioni del centro sono davvero antiche.
Molti vengono dal Nord Europa
Chi lavora in prevalenza con la clientela straniera è anche un’altra nota agenzia di zona, Great Estate, guidata dal giovane titolare e fondatore Stefano Petri. Dalla sua inaugurazione, 16 anni fa, l’agenzia fa del tuscany country style la propria cifra, come dire un vero marchio di fabbrica, a partire dalla sede dove riceve i suoi clienti internazionali, una bellissima dépendance dell’antistante villa settecentesca.”La maggior parte dei nostri clienti viene dal Nord Europa, Germania, Inghilterra, Benelux, Svizzera, e anche la zona dell’ex Unione Sovietica e poi gli americani si sono ripresentati nell’ultimo anno e mezzo”, spiega Petri. “Ci sono poche possibilità da ristrutturare, la maggior parte degli oggetti sono già stati ristrutturati in passato. Ma questo favorisce il mercato perché soprattutto i clienti stranieri chiedono il chiavi in mano. Il range di prezzo va da 600 – 700 mila al milione e mezzo di euro, ma ogni immobile ha una storia a parte quindi anche una propria valutazione monetaria”.
Occasioni della Bassa Toscana
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