Roma: la rinascita del quartiere Eur

di Redazione Ville&Casali

È apparentemente un momento magico per Roma e il suo mercato immobiliare. Stanno arrivando capitali arabi che rimettono in moto le contrattazioni, come abbiamo visto in questo articolo. E anche la domanda di immobili sta cambiando, come abbiamo visto in questo altro servizio. Vediamo ora cosa sta succedendo nello storico quartiere dell’Eur.

Il moderno in mezzo all’antico

Il quartiere dell’Eur fu progettato negli anni Quaranta dello scorso secolo per ospitare l’Esposizione Universale del 1942. Poi, a causa della Seconda Guerra Mondiale, i lavori furono interrotti per riprendere solo negli anni Cinquanta. Da sempre, oltre ad ospitare le attività direzionali, rappresenta il “nuovo” all’interno della città antica e, fino a qualche decina di anni fa, era praticamente l’unica testimonianza di architettura del Novecento presente nella Capitale, se si escludono le periferie. Oggi l’Eur è un quartiere in pieno fermento, proprio per questa sua atipicità di città moderna all’interno della città antica e quindi più versatile e flessibile e per la capacità di aver saputo coniugare l’aspetto direzionale con quello residenziale. Lo conferma la decisione della storica maison romana Fendi di traslocare proprio nel più emblematico degli edifici del quartiere, il Palazzo della Civiltà Italiana.

EurNuovi progetti per l’Eur

Il progetto di maggior rilievo in questo momento è il nuovo Centro Congressi, progettato dall’architetto Massimiliano Fuksas che, oltre al suo valore architettonico, ambisce a divenire volano per il turismo congressuale e a congiungere idealmente il Parco Archeologico dei Fori, in pieno centro storico, con l’aeroporto di Fiumicino, trovandosi, appunto, nel mezzo della direttrice che unisce i due siti. Ma i progetti per il quartiere voluto da Mussolini sono svariati: “Oltre al Centro Congressi che inaugurerà nel 2016”, spiega Pierluigi Borghini, presidente della società Eur Spa che gestisce la maggior parte degli edifici del quartiere (Archivio Centrale di Stato, Museo Pigorini, il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari e altri), “c’è l’apertura dell’Hotel La Lama, adiacente al Centro Congressi e progettato, anch’esso, da Massimiliano e Doriana Fuksas Design, un colosso di 439 stanze con 7 suite, per il quale siamo in trattativa con tre catene alberghiere.

Nuovi centri e riaperture

Un altro importante progetto è il rimodernamento dell’area ex Picar (la parte strutturale sarà terminata alla fine di quest’anno), alle Tre Fontane, dove sorgerà un centro per l’alimentazione e servirà da supporto alla riapertura del Luneur, lo storico lunapark della capitale.

Infine, a breve, è previsto anche il completamento dell’Acquario, con un’ampia parte commerciale che si estenderà anche sotto il Laghetto”. Anche da un punto di vista immobiliare il quartiere è molto vivo: “Gli acquirenti sono di medio – alto livello, in linea con il target degli immobili”, spiega Maria Luisa De Martino, MLD Custumer Care. “Anche se c’è stato un adeguamento dei prezzi, al ribasso di circa il 20%, c’è sempre richiesta, la maggior parte degli acquirenti ha liquidità e non c’è più la tendenza ad acquistare per investire, non si compra più per avere una rendita perché le tasse sono troppo alte. Si acquista per prima necessità.

Almeno che non si tratti di un affare. Le zone più interessanti a mio avviso sono: viale Europa, viale Pasteur, via Santi Pietro e Paolo, via del Giordano, via Kenya, via Indonesia, via dell’Umanesimo per le ville. La forbice dei prezzi è 4.500 – 7.000 euro al mq. Gli acquirenti sono prevalentemente italiani. Anche se si affacciano gli stranieri e certamente ci aspettiamo un impatto positivo per l’apertura del Centro Congressi”.

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Abbiamo dedicato a questo tema un ampio articolo pubblicato sul numero di giugno del nostro giornale. Se te lo sei perso, puoi recuperarlo scaricando la App e leggendolo sul giornale digitale, basta andare a questo collegamento.

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