Come cambierà il turismo in Sardegna
Non solo la Costa Smeralda e il mercato editoriale della Sardegna stanno vedendo un momento di forte transizione. Anche il fenomeno turistico verso questa splendida isola sta mutando. Ne abbiamo parlato con il professore Francesco Morandi, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio.
Si vive di più, si vive meglio
“L’isola della qualità della vita’ è la visione su cui si basa il rilancio del turismo in Sardegna”, spiega a Ville&Casali, il professor Morandi. “La Sardegna – aggiunge – deve essere percepita non solamente come una destinazione balneare, ma come un luogo indicatore di benessere. La Sardegna è una delle aree del mondo (‘blue zones’) dove si vive di più e, specie in Ogliastra, vanta una percentuale di centenari senza confronti nel mondo. Si vive di più perché si vive meglio”. Insomma l’isola dell’elisir di lunga vita…
“Fondamentale è essere competitivi quanto a tariffe di accesso e di soggiorno, ma lo step decisivo sarà posizionare il nuovo prodotto Sardegna sui mercati nazionali e internazionali e superare i competitor sul tema del ‘well being’”, continua l’assessore.
L’esigenza di un’infrastruttura migliore
“Tra le varie attività per migliorare la competitività c’è anche l’esigenza di migliorare i servizi offerti ai turisti e la lotta all’abusivismo. Dobbiamo evitare che le seconde case diventino dei ‘luoghi fantasma’: in questo senso la regione incentiverà il loro uso imprenditoriale”.
L’assessorato ha messo in campo la sua nuova strategia di marketing legata alla vision ‘qualità della vita’, cui sono associati i vari prodotti tematici territoriali, a livello europeo con la partecipazione a sette fiere internazionali e con l’organizzazione di cinque eventi in giro per il Vecchio Continente. A questi appuntamenti ne seguiranno dopo l’estate altri dieci (sette fiere e tre eventi). Nell’ambito della promo commercializzazione in Expo (l’Evento del 2015) sono stati scelti 10 Paesi – obiettivo. Oltre ai principali mercati europei di riferimento, spiccano anche stati extracontinentali quali Brasile, Cina e Stati Uniti. I risultati iniziano a vedersi. “Non solo la stagione turistica quest’anno è iniziata prima, ma chiuderà dopo, sino a novembre ci auguriamo. L’obiettivo è di farla durare sempre almeno nove mesi”, dice l’esponente della Giunta sarda, che racconta come “la Regione, grazie ai nuovi fondi europei, faciliterà con incentivi la riconversione di molti alberghi, la creazione di centri benessere e congressuali, l’organizzazione di nuovi servizi e agirà sulle motivazioni di viaggio, anche con la strutturazione di prodotti tematici e la creazione di un cartellone di eventi”.
La Sardegna si prepara ad ampliare l’offerta turistica, inoltre, con il miglioramento delle infrastrutture stradali e ferroviarie (per esempio, già in autunno sarà possibile raggiungere in treno Cagliari da Sassari in sole due ore). Altri fondi saranno destinati a riqualificare i siti archeologici e a far conoscere le eccellenze enogastronomiche e l’artigianato artistico. Ai due parchi nazionali esistenti se ne sono aggiunti due regionali, ‘Tepilora’ e ‘Gutturu mannu’, associati a percorsi naturalistici. E’ stato, inoltre, predisposto un progetto per gli amanti del turismo su bici con un programma che vedrà protagonisti gli operatori del settore.
Un trend in crescita
“Verranno potenziati anche i collegamenti aerei internazionali con la Sardegna, che già oggi vanta oltre 90 destinazioni. Il ritorno della British Airways è un segnale significativo del rinnovato interesse per l’isola da parte dei vettori tradizionali – aggiunge l’assessore Morandi – i primi dati molto incoraggianti di inizio anno confermano il trend di crescita del 2014, riscontri positivi persino in controtendenza rispetto ad altre destinazioni nazionali”. La vocazione turistica della Sardegna, da oltre mezzo secolo, attrae investitori italiani ed esteri. Dopo l’emiro del Qatar, che ha acquistato la Costa Smeralda, altri investitori internazionali e diversi fondi sovrani vogliono investire nell’isola.
“Avremmo bisogno di strutture di qualità, anche rivolte al turismo golfistico, ma con un caposaldo indiscutibile: la salvaguardia dell’ambiente per un turismo sostenibile”, afferma il professor Morandi. C’è attesa, infine, per il piano di sviluppo della Costa Smeralda (recentemente acquistata dall’emiro del Qatar, Hamad bin Kalifa al Thani): dovrebbe prevedere la costruzione di quattro nuovi alberghi, un certo sviluppo residenziale e la riqualificazione di Porto Cervo per un investimento di circa 1,3 miliardi di euro, che mette comunque al centro la tutela ambientale. Per migliorare la qualità della vita nell’“isola senza fine”, nuovo claim scelto per l’Expo 2015, non poteva mancare un ospedale di qualità, il Mater Olbia, in cui la fondazione della famiglia reale del Qatar investirà 1,2 miliardi di euro.
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