Cilento: non solo mare
Il Cilento è meta ogni estate di un costante numero di turisti balneari. Del resto la zona più interessante di questo territorio coincide senz’altro con il litorale, luogo in cui si susseguono, senza soluzione di continuità, splendide spiagge, incantevoli calette e scogliere punteggiate da grotte di sorprendente bellezza. I tratti più belli della costa sono raggiungibili solo dal mare, o a piedi.
L’entroterra, impervio, selvaggio e in buona parte boscoso, non offre nessuna meta in grado di attirare folle di turisti, anche se ogni viaggiatore curioso potrà trovare diversi spunti interessanti dal punto di vista paesaggistico e da quello archeologico.
Il Cilento coincide con il grande promontorio che si estende dal Golfo di Salerno a quello di Policastro. Tra i luoghi da non perdere Camerota, antico borgo abbarbicato su un alto dirupo tra un mare di ulivi. Da qui attraverso una strada panoramica, tra aranceti, limonaie e boschi di pini marittimi si raggiunge Marina di Camerota, adagiata in splendida posizione su un piccolo promontorio, tra scogliere e lingue sabbiose.
Una delle tappe più suggestive di un itinerario nel Cilento è senza dubbio rappresentata da San Severino, raggiungibile a piedi: il paese è stato completamente abbandonato durante gli anni Cinquanta e Sessanta a causa delle rovinose frane che minacciavamo i sempre più scarsi abitanti. Passeggiare nel silenzio assoluto tra le case diroccate, sino ai resti dl castello o a quelli dell’inaccessibile chiesa, è un’esperienza davvero emozionante.
Altri borghi come Roccagloriosa, Pisciotta e San Giovanni a Piro regalano suggestive vedute sul mare. Da quest’ultimo paese è possibile inoltre raggiungere il Monte Bulgheria, sulla cui sommità, i boschetti di castagni si alternano ad aree brulle, punteggiate di rocce calcaree.
Non dimentichiamo infine che nel 1991 buona parte del Cilento è stata trasformata in Parco nazionale ma molto deve ancora essere fatto per la salvaguardia di questo prezioso territorio.
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