“A Bigger Splash” a Pantelleria
Pantelleria sarà sulla bocca di mezzo mondo nella prossima stagione cinematografica, quando il film di Luca Guadagnino, “A Bigger Splash”, sarà nei cinema americani, italiani, australiani e di molti altri paesi grazie alla Fox Searchlight, che ne cura la distribuzione.
Un’isola sugli schermi del mondo
Il film si ispira al poliziesco francese “La piscine”, il sexy noir girato nel 1969 con Alain Delon, Romy Schneider e Jane Birkin e ruota intorno a uno sconcertante triangolo che si forma tra una coppia (Tilda Swinton e Ra lph Fiennes) e una donna più giovane (Dakota Johnson). Un altro attore famoso è Matthias Schoenaerts. Le riprese si sono svolte nell’isola mediterranea, nell’estate scorsa, e sono state ambientate a Scauri, nella vecchia Pantelleria, a Ghirlanda, al Lago di Venere e nella Tenuta Borgia (un raffinato resort) con la sua piscina, protagonista del racconto.
Il trailer del film è visibile a questo collegamento.
Il mercato sta per esplodere
Gli agenti immobiliari di Pantelleria pensano ora che il mercato immobiliare esploderà. Non ne siamo certi, visto che l’offerta supera abbondantemente la domanda, ma non c’è dubbio che l’isola sarà più visitata e ricercata di oggi. Chi non vorrebbe vedere un’isola che tra i suoi visitatori famosi ha avuto un turista d’eccezione, come Ulisse? Una scoperta relativamente recente, se si pensa che la notizia è stata rivelata a Londra nel 1897 da Samuel Butler nel libro “L’autrice dell’Odissea”. Lo storico inglese rivelò che il viaggio di Ulisse iniziò da Troia, dopo la sua caduta nell’anno 1184 a.C., arrivò in Sicilia e si risolse in un periplo intorno a Trapani.
Odisseo, turista eccellente
La scoperta fu ritenuta solo una trovata ed ebbe una glaciale accoglienza tra gli studiosi, ma nel 1952, il prof. Pocock dell’università di Christchurch, in Nuova Zelanda, venne a Trapani e trovò sostanzialmente esatta la teoria. “Quel che ci folgora di stupore”, osserva il notaio scrittore Angelo D’Aietti autore de ”Il libro dell’isola di Pantelleria”, non è la chiaroveggenza di Butler, ma la nostra cecità. Esatta o sballata che sia la teoria del Butler, l’identità di Pantelleria con Ogigia, l’isola di Calipso, è un’evidenza che doveva balzarci alla prima occhiata alla geografia del Mediterraneo, l’unico mare che gli antichi del tempo di Omero conoscevano”. L’isola di Calipso è chiamata nell’Odissea “l’ombelico del mare”. Questo ombelico del Mediterraneo è il canale di Sicilia e il centro non può non essere l’isola di Pantelleria, che Butler in una cartina chiamò “Calypso Island”. E qual è la grotta di Calypso? Secondo D’Aietti è quella di Sataria, nel cui interno sgorgano acque termali. Ma lo scrittore non esclude che le sorgenti sgorgassero anche all’esterno e che Calypso fosse una nudista!
Ricordiamo la descrizione che ci fa della grotte Ermete, inviato in missione nell’isola da Giove, per trarre Ulisse dal dolce confino di Pantelleria:
Ma quando all’isola giunto fu poi, che remota sorgeva,
dal violaceo ponte balzò, mosse verso la costa,
sin che pervenne alla grande spelonca, dimora alla Ninfa ricciola bella…
Una foresta folta cresceva d’intorno allo speco,
tutta in rigoglio; il pioppo, l’ontano, il fragrante cipresso;
quindi facevano il nido gli uccelli dall’ala veloce,
gufi e sparvieri e cornacchie ciarliere che vivon sul mare.
Ed una vita domestica intorno alla cava spelonca,
tutta di grappoli colma, girava la pompa dei tralci,
Quattro fontane in fila, svolgevan chiare acque, sgorganti
L’una vicina all’altra, poi volte per quattro cammini.
E molli prati d’intorno fiorian petrosello e viole
(Canto V, versi 55-71).
Sicilia e Pantelleria: occasioni interessanti
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