Il vino di Gallura conquista gli stranieri

di Redazione Ville&Casali

 

La politica ed il vino sono le due grandi passioni di Tino De Muro, proprietario insieme ai suoi fratelli, Gianfranco e Salvatore, delle Cantine Surrau, un’azienda di Arzachena che in 15 anni si è affermata nel mondo conseguendo importanti riconoscimenti. De Muro ricorda quando da sindaco moroteo di Arzachena conobbe l’attuale presidente della Repubblica di cui già allora ne apprezzava l’elevata statura morale e politica e ricorda che pochi anni fa è stato nominato viticultore dell’anno in Sardegna. Oggi l’azienda Surrau produce vini bianchi e rossi di grande qualità, tutti DOCG, ed anche uno spumante prodotto con il metodo classico, premiato al Vinitaly.

Sulla piana del Mulino di Arzachena, proprio all’ingresso dello stesso paese si trovano i vigneti, ben 50 ettari, e la cantina moderna realizzata dall’ architetto Cecilia Olivieri. “L’obiettivo”, dichiara a Ville&Casali, “è di produrre al massimo 500-600 mila bottiglie”.

Vini di Gallura: successo internazionale

Vino-GalluraSotto l’occhio attento dell’enologo Beppe Caviola, che ha contribuito al successo di questi vini della Gallura nel mondo. Il 40 per cento della produzione oggi viene, infatti, esportata. La cantina è un “passaggio obbligato” per chi visita la Costa Smeralda. Sia perché l’edificio costruito come uno stazzu non passa inosservato per la sua eleganza e modernità, sia perché è stato creato uno spazio polifunzionale in grado di coniugare vino, arte e natura. Lo stazzu–cantina si sviluppa su due livelli, al piano terra sale degustazione e sale espositive, mentre al piano di sotto cantine, barricaia, bottaia, laboratori e magazzini. Facciate trasparenti e murature in granito locale riescono ad inserire l’edificio nella natura circostante. La luce naturale viene modulata da brise soleil e assieme alla trasparenza rappresenta la grande protagonista del progetto. Il tetto è l’elemento forse più caratterizzante grazie alla sua imponente struttura in travi di legno e alla cupola vetrata che incide violentemente sulla regolarità della copertura. Gli spazi interni si diversificano in aree tematichee (vendita, degustazione, produzione, spazi artistici) dando al visitatore un senso di relax e di benessere e un incentivo a “meditare” sulla bontà dei vini, frutto di uve ricche di mineralità e di sapori particolari, perfino di frutti di bosco. Vini basati sui cru del vermentino o del cannonau ma sapientemente tagliati, per esempio, con il cabernet o carignano. Vini che promuovono un territorio ed una cultura. Esattamente quello che nel 2001 hanno inteso fare i fratelli De Muro, dopo 40 anni di attività nel mondo dell’edilizia e della commercializzazione delle bevande. “Promuovere il territorio ancor prima del vino”, ci dice il politico Tino De Muro.

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