Valpolicella: vino, olio e non solo

di Redazione Ville&Casali

Valpolicella: vino, olio e non solo

La Valpolicella è la terra del vino, dell’olio e delle ciliegie. Non solo: piace agli italiani, ma anche agli stranieri, tanto. Tra le ultime “vittime” del suo fascino ci sono Brad Pitt e Angelina Jolie, la coppia più glamour di Hollywood. Il grande divo che impersonò il leggendario Achille nel film “Troy”, in cerca del pregiato marmo rosso di Verona, è rimasto “stregato” dalla Valpolicella, acquistando Villa Costanza alla “modica” cifra di quasi 40 milioni di dollari per duemila metri quadrati, con ben quindici camere da letto, una palestra, due piscine, tante Jacuzzi, un giardino da favola e un podere sconfinato. La splendida residenza hollywoodiana sulle colline di San Pietro in Cariano è solo una delle lussuose ville venete che con la loro storia plurisecolare e la sobria eleganza caratterizzano le morbide colline di un territorio ricco di prodotti, aziende vitivinicole, ampie distese di ciliegi e ulivi, pievi, cascate gorgoglianti sul fondo di verdeggianti “progni”, rustiche abitazioni in pietra rossa.

Magnifiche ville che dai piedi delle Prealpi si estendono fino al Lago di Garda e alla pianura veneta. Di più. Amarone, Recioto, Valpolicella, eccellenti vini prodotti da prestigiose aziende come Grotta del Ninfeo, Ca’ Rugate, Valentina Cubi. Ma anche produzioni Igp e Dop, il formaggio Monte Veronese, il riso Vialone Nano, l’olio e le ciliegie delle colline veronesi, il radicchio e il marrone di San Mauro, oltre alle tradizionali produzioni di soppressa (il tipico salume veneto), di “bogoni” (lumache), di prosciutto crudo, piselli, funghi e miele.

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I vini della Valpolicella

Sul dolce nettare di Bacco la Valpolicella vanta una storia bimillenaria. Quel “vino amaro” descritto da Catullo nel Carme 27 nel lontano 49 a. C. si dice sia nato quasi casualmente da un errore nella vinificazione del Recioto, altro vino di punta del territorio, più dolce, ottenuto dalle stesse uve dell’Amarone. “Errore” o no, questo vino dal gusto così marcato e molto longevo (lo si può dimenticare in cantina anche fino a venti anni), si definisce “Valpantena” se prodotto nell’omonima zona e “Classico” se ottenuto nei comuni di Negrar (che vanta il maggior numero di cru prestigiosi), Marano, Fumane, Sant’Ambrogio, San Pietro in Cariano. Da sempre meta apprezzata dal turismo estero, negli ultimi anni la Valpolicella ha visto crescere il suo appeal. La zona classica o storica di produzione di vini Valpolicella si estende a nord-ovest di Verona, tra splendide vallate, calde brezze del Lago di Garda e aria frizzante dei monti Lessini. Da non perdere il ristorante enoteca “Bacco d’Oro”, nella splendida Valle di Mezzane: un’azienda familiare che dal 1974 coltiva la passione per la cucina tradizionale e per i vini di qualità. Da gustare, il filetto all’amarone e noci. Arrivando a Villa Verità Fraccaroli, a San Pietro di Lavagno, ci si immerge in una dimensione tutta seicentesca: è l’azienda vitivinicola “Grotta del Ninfeo”, che prende il nome da una grottafontana più unica che rara. L’intelligente intuizione di Luca Fraccaroli e famiglia sta anche nell’aver promosso pacchetti turistici di sicuro successo, tra Lago di Garda, visita di Verona e corsi di cucina a cura del noto chef Luca Dall’Omo, imperdibili. Tra le mille ricette qui si insegna a cucinare la “pearà”, la classica salsa veronese fatta con pane grattugiato, brodo e midollo di bue, il cui delicatissimo sapore è reso piccante da un’abbondante aggiunta di pepe. Ottima per accompagnare i bolliti.

Villa Verità Fraccaroli, splendidamente affrescata, non è solo un magnifico esempio di arte e architettura rinascimentali: è anche una moderna azienda agricola dotata di cantina seicentesca. Qui, nel salone della musica, grazie al clima ottimale per accordare gli strumenti d’epoca, a maggio si esibisce l’orchestra filarmonica barocca dell’Arena di Verona. Altra chicca da non perdere: l’originalissimo Enomuseo, allestito nell’azienda Ca’ Rugate di Michele Tessari a Montecchia di Crosara che, in controtendenza con la crisi mondiale, vanta un fatturato 2010 del +20%. Successo anche per l’azienda di Fumane di Valentina Cubi, una donna determinata quanto dolce, la cui cantina, fresca di ristrutturazione, vanta vini imbottigliati col proprio marchio. Un’azienda che nel corso degli anni, acquisiti nuovi terreni, ha raggiunto i tredici ettari, dei quali dieci vitati. E non ha solo vino, ma anche un ottimo olio extra-vergine di oliva. Dulcis in fundo: la storica salumeria di Corrado Benedetti, che “sfoggia” il formaggio Monte Veronese in tutte le salse: c’è pure l’ubriaco all’Amarone. Tutte le forme sono lavorate con latte a crudo e non pastorizzato, dal gusto unico, invecchiate fino a sette anni. Si scioglie in bocca la culaccia cotta al forno. Da gustare anche la coppa affinata nel Valpolicella Doc.

di Maria Paola Gianni foto di Corrado Bonomo

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