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Tuscia: sapori antichi e profumi della tradizione

di Redazione Ville&Casali

Accanto all’aspetto storico e archeologico un ruolo importante nella Tuscia riveste la produzione ortofrutticola e l’enogastronomia. Tra i più rinomati prodotti coltivati nelle fertili pianure locali, troviamo i carciofi, i pomodori, i peperoni, i finocchi e gli asparagi. Tipico di questa zona della Tuscia, particolarmente apprezzato per realizzare ottimi piatti, è il fungo Ferlengo (pleurotus ferulae) che cresce spontaneamente nel terreno calcareo tarquiniese. E poi, ancora, uliveti, vigneti, castagni e ottima carne.

Tale straordinaria quantità e varietà di prodotti tipici è il riflesso non solo di un’antica tradizione agropastorale, tuttora viva nei piccoli borghi medievali, ma anche delle stesse caratteristiche chimiche e geologiche della zona, e cioè il suolo vulcanico e l’estrema ricchezza delle acque, che hanno reso queste terre molto produttive.

TusciaPer valorizzare le eccellenze del territorio, in Italia e anche all’estero, Maria Rosaria Costantini, di Vetralla, ha creato “Il Riguardo“, con l’obiettivo di promuovere la Tuscia enogastronomica di qualità.

“Dopo aver lavorato per 16 anni presso uno studio di commercialista”, racconta Maria Rosaria a Ville&Casali, ho perso improvvisamente il lavoro e così ho iniziato questa nuova avventura. Una sfida interessante, perché oggi dopo poco più di un anno ho un portafoglio di oltre 30 aziende e presto inizierò i gruppi di acquisto online. Il mio obiettivo?

Proporre la scoperta della Tuscia enogastronomica attraverso la scelta dei prodotti locali selezionati direttamente dal produttore. Ma non solo: organizzare eventi, valorizzando l’identità storico-culturale dell’eccellenza, della tradizione e dell’innovazione caratterizzanti il territorio, finalizzati al godimento dei sensi: cibi, vini, paesaggi, arte e mestieri”.

I piatti tipici che si possono gustare in Tuscia sono davvero tanti: l’acquacotta, conosciuta come la zuppa del buttero; piatti a base di carne o pesce e dolci tradizionali come la pizza di Pasqua dal caratteristico profumo di cannella, i panpepati e i biscotti di Natale a base di frutta secca.

Produzioni emergenti, degne di menzione, sono quella vinicola con ottimi bianchi e rossi doc, l’apicultura, la produzione di una pasta realizzata con grano duro maremmano, l’allevamento di lumache e la coltivazione della lavanda, che trova largo impiego in vari settori di produzione, dai profumi ai prodotti per il corpo.

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