Nocciole: le regine dei boschi d’autunno
La regina della produzione agricola della Tuscia è senza dubbio la nocciola, diffusissima sui Monti Cimini, tanto da caratterizzare fortemente uno scenario naturale reso già verde dagli splendidi boschi di querce, faggi e castagni.
I noccioleti, che coprono una superficie di oltre 20 mila ettari, vanno spesso a formare quasi delle vere e proprie foreste, in un rigoglio che impreziosisce i suggestivi borghi della zona, tutti custodi di testimonianze artistiche medievali e rinascimentali, quali ad esempio Capranica, Ronciglione, Bagnaia, San Martino al Cimino, Soriano nel Cimino e Caprarola. Nella Tuscia si producono circa 40 mila tonnellate/anno di nocciole, pari a circa il 5% della produzione mondiale. La raccolta (che deve essere svolta dal 15 agosto al 15 novembre) può essere fatta manualmente ma anche meccanicamente.
La Nocciola Tonda Gentile Romana è un frutto ricco in calorie ed in acidi grassi monoinsaturi, e contiene anche vitamina E, K, colina e minerali come il calcio, il fosforo ed il potassio. Viene usata prevalentemente nell’industria alimentare, come per esempio da “Cimina Dolciaria“, nata nel 2012 da un ambizioso progetto industriale della Cooperativa dei Colli Cimini e Sabatini di Capranica. Dalla pasta di nocciole, alle creme spalmabili, per arrivare alle nocciole ricoperte di cioccolato e alle golose strenne natalizie. Un gruppo giovane e dinamico porta avanti il lavoro con passione e competenza, e grande attenzione alla qualità.
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