La tradizione toscana dei tartufi

di Redazione Ville&Casali

Il 2007 è l’anno del tartufo bianco: Cristiano Savini col padre Luciano e il cane Rocco scovano un tartufo bianco gigante da guinness dei primati da 1,497 chilogrammi, battuto all’asta internazionale del tartufo di Toscana (di beneficenza), con il quale è stato vinto il record mondiale per il tartufo più grande e per il prezzo più alto mai pagato, 330mila dollari.

1Una passione tramandata di padre in figlio, quella della famiglia Savini, che si occupa di tartufi da ben quattro generazioni. Il nonno ha creato il business, il padre Luciano ha ascoltato l’offerta, con Cristiano (figlio di Luciano) l’azienda si è aperta al mondo e adesso esporta in quaranta paesi, ovviamente in piccole quantità. Ma il bello è che ancora oggi produzione e procedimenti di lavorazione sono artigianali. In particolare, il ciclo è completo: dalla raccolta alla selezione della pulizia alla lavorazione, dal confezionamento alla consegna. Tutto questo ha origine agli inizi degli anni Venti. Poi, dal 1982 Luciano Savini affianca il fresco al conservato. Un plus di questa “perla toscana” è proprio la produzione di diverse linee di articoli al tartufo, elaborati “al naturale”: linea “elegance”, “luxury” e “tricolore”.

 

LA RICE TTA

Facile, gustosa e accessibile

Crostino del Tartufaio con scorzone

Ingredienti (per 4 persone):

8 fette di pane casareccio arrostite,

Stracchino 200 g,

Erbette di campo tritate fini 10 grammi,

Tartufo Scorzone q.b.,

Sale e Pepe

 

Procedimento: Grigliare il pane, unire allo stracchino le erbette, aggiustare di sale e di pepe, spalmare il composto sulle fette di pane, grattugiarci sopra il tartufo e decorare a proprio gusto.

 

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