Chianti fiorentino: vino olio e dolci colline
I colli fiorentini del Chianti Classico sono nel complesso più dolci e riposanti di quelli che, più a sud, disegnano il suo profilo senese, a tratti boscoso, aspro e quasi selvaggio. Quasi ovunque, tra Impruneta e Panzano, la vista si posa su colline lievemente ondulate, punteggiate di antichi casali ristrutturati e immancabilmente ricoperte da filari di vigneti che si susseguono a perdita d’occhio.
L’itinerario che proponiamo attraversa proprio la parte più suggestiva di questo territorio, corrispondente all’incirca alla superficie su cui si estende il comune di Greve e in parte, quello di San Casciano Val di Pesa; un percorso alla scoperta della struggente bellezza del territorio e dei suoi squisiti prodotti di punta; l’olio e il vino.
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Partendo da Cerbaia, prima di raggiungere San Casciano, ci si imbatte nella pieve romanica di San Giovanni in Sugana, adagiata su un poggio sulla destra della strada. L’antichità di questo severo edificio religioso, risalente forse all’XI secolo, è dimostrata anche dagli imponenti e spessi muri, formati da grossi masselli in pietra arenaria.
Riprendendo la strada, si prosegue tra verdi colline, in cui gli uliveti prevalgono momentaneamente sui vigneti, fino ad arrivare a San Casciano Val di Pesa; vale la pena di visitare il centro storico, passeggiando su Via Machiavelli, che si insinua nel cuore del paese. Dalla centrale Piazza Pierazzi, imboccando Via Morrocchesi, si raggiunge la trecentesca Santa Maria del Prato, chiesa ricca di opere d’arte di pregio.
E’ il caso di segnalare che nei dintorni di San Casciano, ha sede il Consorzio del Gallo Nero, l’organismo che si preoccupa di promuovere e difendere in tutto il mondo l’immagine del Chianti Classico.
Per raggiungere il borgo di Greve, si percorre la Via Chiantigiana, la statale che attraversa tutta la regione, collegando Firenze e Siena. Da non perdere il centro storico di Greve, che, con Piazza Matteotti e la vicina Piazza Santa Croce, costituisce l’ennesimo esempio di quanto nella provincia italiana, si celino piazze di indimenticabile bellezza ed armonia. Come la piazza principale di Greve, coi suoi porticati terrazzati che convergono in modo sorprendente verso la pulita ed elegante facciata neoclassica della chiesa di Santa Croce.
Una breve deviazione di km 1,3 lungo la ripida strada che taglia le distese di uliveti ad Ovest di Greve, induce ad inerpicarsi sino a Montefioralle, paesino in parte ancora circondato da mura, in cui si respira un’atmosfera di pace e silenzio quasi irreale.
Si prosegue dunque per Panzano in Chianti, per penetrare poi in una porzione di territorio abbastanza impervia e boscosa. Non a caso si è ormai a ridosso del Chianti Senese, in cui si entra al termine di una ripida discesa a tornanti. Tra la fitta vegetazione sbuca la torre del cosidetto Castello di Grignano, un notevole complesso medievale ristrutturato negli anni Sessanta dallo scrittore inglese Raimond Flower, mentre ai bordi della strada si distendono vasti campi di girasoli.
Si può infine decidere per un giro tra i residui caratteri medievali di San Donato in Poggio, rappresentati in primis dalla piazzetta principale, con la sua chiesa trecentesca di chiara ispirazione gotica. Merita una visita soprattutto la romanica Pieve di San Donato, semplice e austera, situata proprio lungo la provinciale, accanto ad una romantica distesa di alberi di ulivo.
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