Vini di Podernuovo: “la mia grande bellezza”

di Redazione Ville&Casali

È il creatore dell’azienda vitivinicola Podernuovo, nata nel 2012, ed è anche il pronipote di Sotiro Bulgari, il fondatore della grande maison romana. Giovanni Bulgari, in questa intervista, spiega a Ville&Casali perché ha scelto proprio quest’angolo di Toscana e non un altro per la sua attività, dove, tra le altre cose, in occasione dell’Oscar a Paolo Sorrentino ha organizzato una grande cena offrendo i suoi vini al cast del film.

Mi sintetizza in poche frasi Podernuovo?

Giovanni-Bulgari

Sono sempre stato molto appassionato a qualsiasi cosa legata alla natura, e penso che il vino sia la più “alta” espressione della natura. Vorrei creare tre vini rossi eleganti.

Perché nel 2004 ha scelto proprio questa tenuta?

Mio padre ha una casa in campagna a pochissimi chilometri dalla vigna, e il progetto di fare vino, è stato un progetto comune.

Che cosa ha di particolare, secondo lei questo territorio e come si differenzia da altri della Toscana?

In realtà è una parte della Toscana più nascosta, ancora da scoprire, con relativamente poca produzione di vino, dunque, consente grandi opportunità e grandi sfide. Penso, ora che conosco bene il terreno e il territorio, e che abbiamo sul mercato tre annate di vino, che sia stata un’ottima scelta.

Quali sono le due cose che le piacciono di più di questa vita e le due che le sono risultate più difficili?

Mi è sempre piaciuta la vita di campagna. Ho lavorato per diversi anni nell’azienda di famiglia, e per quanto mi appassionano le pietre – mi occupavo degli acquisti di pietre preziose – ho sempre “sofferto” la vita da ufficio. Sono cresciuto su una grande tenuta di famiglia in Umbria, della quale mi occupo ancora oggi, e per me vivere in campagna, è sempre stata una precisa scelta. Oggi vivo in vigna, mi occupo a tempo pieno del mio vino, viaggio – perché promuovere il vino fa parte del lavoro – ma il mio posto è in vigna.

Chi sono i vostri clienti?

Il nostro mercato più importante sono gli Stati Uniti, seguiti da Cina e Europa.

Che vini producete e qual è il suo preferito?

Produciamo tre vini rossi. Un blend di Montepulciano, Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot che si chiama Therra. Circa l’80% del nostro vino prodotto è Therra. Poi produciamo un Cabernet Franc, che si chiama Sotirio – il nostro vino di punta, un sangiovese in purezza, in memoria del mio bisnonno Sotirio, che venne in Italia dalla Grecia come argentiere, prima di diventare gioielliere. L’altro vino di punta è Argirio, un Cabernet Franc.

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