Scenografico giardino provenzale
In una curva poco prima del centro del borgo di Coursegoules, in Provenza, c’è una casa-atelier, un’antico ovile in pietra, restaurato e trasformato in abitazione dai proprietari, Jean e Yan Grisot, entrambi pittori e fotografi, con geniale essenzialità. Un luogo insolito e affascinante creato all’inizio degli anni ’90, tutto esposto a Sud e in assoluta sintonia con la naturalità protetta del territorio circostante. Il giardino di questi artisti è organizzato in terrazze a cerchi concentrici sempre più ampi lungo il dorso discendente del pendio collinare in cui, spazi vegetativi a tema, si alternano a scenografiche fughe prospettiche sulla veduta. Ogni terrazzamento, per quanto naturalmente irregolare, ha un dorso sulla cui profondità è articolata la lunga e profonda aiuolatura dei “mixed-border” colma delle essenze scelte di fronte alla quale il tratto a prato crea un belvedere su piano e vista sottostanti.
Lungo il percorso, distribuiti con sapienza scenografica fra gli altofusti e le conifere, s’incontrano differenti opere in legno di cedro, pino, larice, iroko disegnate accuratamente e dipinte da Jean Grisot in tonalità armoniosamente assonanti con la tavolozza vegetale in cui sono immersi. Sulla destra spicca una deliziosa casa-padiglione aperta al vento e al sole come sospesa sul panorama, eremo tutto verde dai comodi sofà, dove condividere deliziosi déjeuner mediterranei.
Dall’altro lato, affacciata sul vuoto bellissimo della veduta, l’intimità turchese della piscina pensile sorvegliata da un portale zen. La maestà di una quercia secolare nell’anello di una panchina circolare per una sosta di pace nel fruscio della natura ammirando macchioni di arbusti ìda fiore e da foglia e la collezione di aceri. Meli, pruni, bambù sono stati scelti da Jean soprattutto per le tonalità assonanti fra loro delle chiome, forma e postura dei rami. e naturalmente fondenti alla grafica aerea delle sorprendenti sculture-architetture esotiche.
La straordinaria esposizione rende questo giardino perfetto per specie come caliandra, tipuanatipu, aloe, emerocallis, cactacee ed altre essenze tropicali. Sfere e macchioni di bosso e lonicera, camelie, azalee, roseti di varietà antiche e cinesi formano quinte splendide interloquendo nel movimento più o meno ripido delle terrazze con continui stupori botanici tutti affacciati sul paesaggio dilatato e conclusivo del giardino-prateria, siglato dalla leggerezza orizzontale di una Casa del The in cedro rosso, recinto di pruni e aceri di Montpellier.
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