Ridurre l’impatto paesagistico: la casa che non c’è

di Redazione Ville&Casali

Ridurre l'impatto paesagistico

Ridurre l’impatto paesaggistico al minimo è un obiettivo raggiunto in modo interessante con questa villa nei pressi del lago di San Giuliano: una villa che scompare totalmente all’interno della collina e che è impossibile scorgere da lontano.

La scelta rivoluzionaria per ridurre l’impatto paesagistico

Ridurre l'impatto paesagisticoGli autori di questo progetto sono gli architetti dello studio romano OSA Architettura e Paesaggio. Hanno realizzato una dimora in cemento, dotata di piscina, praticamente invisibile per chi arriva dalla strada.

La villa è parzialmente collocata all’interno di una collina, dove sono presenti molti edifici di un solo piano con tetti ricchi di vegetazione e cortili terrazzati. Inutile dire che il progetto degli architetti prende il concetto di fondere la dimora con il paesaggio e lo porta a un livello ulteriore.

Esclusiva, comoda, insolita

Questa dimora si appoggia su una struttura di vetro e cemento ed è protetta da lastre di cemento che fanno da “tetto”. È costituita da terrazze e cortili chiusi, al cui interno crescono degli alberi.

I tetti sono quindi al livello della sommità della collina e sono ricoperti di vegetazione, questo rende la dimora in perfetta sintonia con l’ambiente.

Al di sotto di loro si trova la casa, composta da diversi volume.

Legno e cemento: contrasto vincente

Il primo costituisce la residenza per la famiglia proprietaria e ha una vista sulla vallata. Nei due volumi successivi, posti più in basso lungo la collina, risiedono appartamenti per gli ospiti, con verande private.

Una terrazzo lunga e stretta separa la residenza principale da quelle degli ospiti e contiene un paio di piscine.

Gli interni sono decorate con pannelli di legno chiaro, per contrastare la rudezza del cemento. Le camere da letto della residenza principale sono riparate da pareti in legno, mentre l’area living ha grandi porte di vetro che danno direttamente sulla piscina.

 

 

 

 

Photography is by Piermario Ruggeri and Pierluigi Barile

 

 

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