Una casa nel Maryland: una casa dentro l’altra
Una casa nel Maryland: la soluzione è stata trasformare l’intera abitazione in un microcosmo in cui si perdessero i confini tra fuori e dentro. Il risultato è un’articolazione di spazi e volumi che crea delle interconnessioni visive tra i vari ambienti. Utilizzando legno, vetro e immaginazione, l’architetto David Jameson è riuscito a creare nel Maryland interni dal fascino aspro e selvatico.
Pareti vetrate e ampie finestre senza tende si aprono verso il cielo, campi brulli e tramonti. Se si escludono il piccolo porto e la striscia di alberi alti cresciuti in una stretta fessura di terra fertile, per il resto i dintorni consistono in roccia e vegetazione bassa: muschio, erba, erica e ginepro. I tre edifici realizzati dallo studio si collocano a ridosso della zona alberata. Il corpo principale si inserisce in una depressione del terreno mentre la terrazza si protende fin sopra la costa rocciosa.
Un progetto armonioso, per la garbata scelta materica dei rivestimenti in legno che si contrappone alla pietra del corpo originale. Il legno domina negli interni, romantici e accoglienti, quasi fossero un riparo ideale nei confronti delle sensazioni contrastanti che suscita il paesaggio circostante. Materiali, quindi, che si legano perfettamente alla natura circostante. Un legame sottolineato anche dall’orientamento di questa architettura, una soluzione che restituisce un punto di vista inedito sul paessaggio circostante. E in tutta questa alternanza di scorci l’esterno si confonde con l’interno e viceversa. In più la scelta del legno come materiale principale fa sembrare tutto il sistema quasi la maquette di un villaggio.
La cucina ha un sapore volutamente grezzo, con il piano e il tavolo in cemento e gli armadietti in acciaio che richiamano quelli sportivi. Anche gli arredi, disegnati personalmente dall’architetto, seguono la stessa logica: i materiali brillanti dei rivestimenti creano un interessante contrasto con i materiali grezzi. Un ampio spazio bianco privo di ogni accessorio ospita la zona notte, caratterizzata dal bianco liscio e patinato delle pareti e dominata dal letto sostenuto dai quattro appoggi in pietra. Blocchi di cemento sono stati utilizzati per creare il bagno, la doccia e il lavandino. La luce naturale, insinuandosi tra le rovine e rimbalzando sulle superfici lucide e brillanti, non fa che esaltare questo contrasto.
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