Un casale green nel cuore dell’Umbria
Sobrio, elegante, con qualche tocco di design: questo casale si trova a San Venanzo, in Umbria, in una zona con bassissima intensità abitativa e con un’alta percentuale di zone boschive e coltivate. È proprio il sito ad aver incantato le due proprietarie: un appezzamento agricolo, su cui sorgeva un casale diruto, ai margini della strada provinciale, affacciato su una vallata incontaminata e, in lontananza, su un piccolo e intatto borgo medievale.
Distruggere per ricreare: con rispetto
Ed è proprio l’esaltazione del panorama la prima richiesta che è stata fatta ai due architetti romani, Otello Lazzari e Giuseppe Nudo, progettisti del casale, con la progettazione e la direzione dei lavori affidata allo Studio di Ingegneria Servoli, di Marsciano. Il progetto ha previsto la demolizione dei vecchi manufatti, ormai irrecuperabili e troppo vicini alla strada, ma dei quali sono stati riutilizzati buona parte dei materiali (pietrame, pianelle, tegole, travi lignee …), e la costruzione di un nuovo casale ed annessa piscina scoperta in prossimità della precedente area di sedime, ma con la giacitura impostata sulla direzione del borgo medioevale. Il nuovo fabbricato ripropone all’esterno, oltre ai materiali locali, geometrie e articolazioni dei volumi proprie delle costruzioni rurali: il corpo di fabbrica principale più alto, che contiene l’ingresso, il soggiorno, la cucina e, al primo piano, la camera padronale, su cui si innestano l’ala più bassa delle camere da letto e il piccolo volume dei locali di servizio.
Il soggiorno è l’alto cuore del casale
Alla sobrietà ed introversione delle facciate sul lato nord del casale verso la strada provinciale, si contrappongono quelle sul lato sud, aperte attraverso ampie vetrate sulla piscina a sfioro e sulla vista della vallata e del borgo, verso cui sono rivolti tutti gli ambienti e il grande portico. La compenetrazione dei diversi volumi e giaciture che caratterizza l’esterno dell’edificio è altrettanto evidente all’interno, soprattutto nel soggiorno a doppia altezza su cui si affaccia al primo piano il volume ruotato della camera padronale. Concepito come la parte più importante dell’interno, il soggiorno ha un’altezza di circa 6 metri, per la parte a doppia altezza, e di 2,70 metri per le zone più raccolte del camino e della sala da pranzo, poste sotto il volume della camera padronale. Nel punto di congiunzione dei due assi geometrici del casale è situato l’ampio camino, alla cui base il pavimento in pietra ardesia “foglia d’autunno” di forma circolare costituisce il centro di rotazione.
Camere in autonomia
Alla caratterizzazione esterna dell’edificio che ripropone forme e materiali tradizionali, si contrappongono gli interni declinati in chiave contemporanea, sia spazialmente per forme ed altezze che per materiali e colori. Sul lato sinistro della scala si entra nella cucina open space, altro punto di aggregazione importante, con la grande isola al centro. Oltre la cucina si entra nella zona notte degli ospiti, con le camere che vivono di totale autonomia con il giardino e la piscina. Il casale ha una concezione “green”, essendo stato costruito in parte utilizzando materiali di recupero, e puntando sul risparmio energetico grazie all’ottimo isolamento, il tetto captante con i pannelli solari termici e fotovoltaici, la caldaia a condensazione, ma anche per l’impianto a sale installato per la piscina.
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