Ristrutturazione di una villa anni 70

di Redazione Ville&Casali

Ristrutturazione di una villa anni 70

Una sfida audace e creativa: la ristrutturazione di una villa degli anni 70 nel cuore della provincia di Brescia

Un intervento di ristrutturazione radicale, pensato per ridisegnare una villa anni 70 nella zona collinare attorno a Brescia, è stata una sfida messa in atto in modo coraggioso, per raggiungere un risultato originale, dal punto di vista compositivo e dell’interior design.

I committenti, una giovane coppia di appassionati di arte moderna e contemporanea, con una particolare passione per l’Art Déco, hanno cercato un progettista in grado di garantire massima attenzione verso i dettagli, proprio uno dei punti di forza dell’architetto Carlo Ceresoli che, ispirandosi al mondo della moda e dell’haute couture, ha fatto della definizione dei particolari il proprio trademark.

Ristrutturazione della pianta e degli arredi della villa anni 70

Distribuita su circa duemila metri quadrati residenziali e altrettanti occupati dal parco che circonda la villa, la residenza è stata integralmente ristrutturata, trasformandone la pianta e spostando le partizioni interne, in modo da creare un nuovo tipo di fruibilità degli spazi.

Comune denominatore, la progettazione su misura di ogni elemento d’arredo, disegnato da Carlo Ceresoli e realizzato dalla sua équipe di artigiani, composta da falegnami, marmisti, tappezzieri e fabbri; unica eccezione, l’inserimento di elementi di recupero, fra cui alcuni lampadari di Murano e statue di grande impatto.

Entrare nel dettaglio da subito

Nel dettaglio, già dall’ingresso di questa villa anni 70 è evidente il linguaggio espressivo dell’intero progetto; si nota, infatti, una boiserie a riquadri in rovere ebanizzato e, poco prima, un’altra boiserie con vani contenitori e modanatura caneté bianca, laccata sul posto, in cui è collocata una panca, con tessuto Zimmer+Rohde, e uno specchio di epoca Déco, con profilatura in pasta di vetro di Murano nera, risalente agli anni solo per arredare gli ambienti, ma anche, e soprattutto, per valorizzare le opere d’arte dei giovani committenti.

Sempre all’ingresso, infatti, si nota da subito la loro passione per l’arte contemporanea, attraverso la tela optical di Francisco Sobrino, quella di Evangelisti e le opere di fotografi di fama internazionale. Ad arricchire lo spazio, anche il pavimento in marmo intarsiato con disegno “a tappeto” e geometria ad ottangoni, anch’esso disegnato dall’architetto e realizzato usando marmo Portoro Gold, brecce e marmo Bianco Brera.

Spazi arricchiti con legno e marmo

La zona living della villa anni 70, di grandi dimensioni, è composta da un salone principale, con camino d’epoca in marmo Botticino, circondato da opere d’arte, e, separati da una quinta architettonica, la sala da pranzo, integralmente rivestita in legno di rovere a venature incrociate e, successivamente, ebanizzate. Ad illuminare l’ambiente, un lampadario di Murano risalente agli anni 50, con coppe in pasta di vetro nera e applique Déco. Il tavolo, in ebano e pergamena, è stato anch’esso eseguito su disegno dell’architetto, che si è occupato anche della composizione della cucina, in rovere sbiancato e con penisola.

Cinque camere, il parco e la domotica

La zona notte della villa anni 70 comprende cinque camere da letto e si raggiunge attraversando un ambiente arredato con un’armadiatura a specchi di grande impatto, con porte a scomparsa, capaci di dare profondità e maestosità al vano, decorato ispirandosi al bugnato fiorentino. I sette bagni, con pavimenti intarsiati su disegno, sono stati studiati in modo da rispondere con efficacia ai requisiti funzionali, senza dover cedere a compromessi stilistici.

La ristrutturazione della villa ha affrontato anche un importante aggiornamento tecnologico, inserendo un nuovo sistema domotico in grado di controllare il funzionamento degli impianti di illuminazione, di sicurezza, di riscaldamento ed elettrico. Non ultimo, il parco che circonda la villa e che è stato riorganizzato per rendere confortevoli anche gli spazi all’aperto: fioriere realizzate su disegno, piantumazione di ortensie ed erbe aromatiche, infatti, rendono la terrazza adiacente alla cucina un ambiente perfetto per il relax.

L'Architetto Carlo Ceresoli
L’Architetto Carlo Ceresoli

di Antonia Solari
foto di Mauro Pini

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