La Confidente: il fascino della Provenza
La Confidente è una villa del XVII secolo, che sorge tra villaggi medievali, torri campanarie e vigneti a perdita d’occhio, in Provenza. È una dimora affascinante, del territorio conserva intatti fascino e caratteristiche: la corte, gli spessi muri in pietra e l’arredo degli spazi interni. Ristrutturata dall’architetto Jean-Paul Bernard, è oggi la casa di una coppia con tre figli. La facciata principale esposta a nord è parzialmente assolata e maggiormente esposta agli umori del Mistral, portefinestre, finestre e imposte affacciano sull’imbrecciata bianca.
Un restauro rispettoso
Al centro, una fontana provenzale, intorno cipressi, sedute in ferro battuto, arredi, oasi d’ombra tra un ulivo e un albicocco e la pagoda di un gazebo arrampicata d’edera inquadrano, al di la della cinta di vigorosi alberi centenari, la veduta sugli affascinanti pizzi rocciosi di Mont Ventoux, Dentelles de Montmirail e le Gorges de la Nesques. Sontuosa e vibrante la chiarissima luce di Provenza, che fece delirare Matisse, Vlaminck e Braque, fluttua sull’oro delle vecchie pietre usurate, accende il verde dei prati, il frutteto e i campi di lavanda. Il restauro ha rispettato i volumi della vecchia costruzione e, dove è stato necessario utilizzare materiali nuovi, si è scelto di mimetizzarli il più possibile con quelli già esistenti. La stanza che ospitava le botti è stata trasformata in un ampio living su due livelli, separato da un camino.
Dettagli rurali, fascino perenne
Verso nord, il muro cieco serve da struttura portante di una doppia rampa di scale. A sud, grandi aperture in ferro dipinto di nero si affacciano con i loro archi sulla corte interna dove crescono piante fiorite. Su una parete lungo la scala che cuce il piano terra ai piani superiori, la scritta “il Tempo si sarebbe arrestato qui, e ora… “ sotto il quadrante di un grande orologio vintage, sottolinea il senso di una atemporalità tutta da vivere senza limiti, lasciandosi andare cullati dalle atmosfere vibranti e uniche di questo irresistibile Sud di Francia. Inusuale l’arredamento, che mescola grandi classici del design – come la chaise longue e le poltroncine disegnate da Le Corbusier – con mobili e oggetti di recupero della tradizione rurale francese. Così è in cucina, per esempio, dove il vecchio focolare inutilizzato fa da cornice decorativa al blocco cottura, il piano di lavoro-lavaggio al centro della stanza abbina alla struttura di pietra grezza dei semplici contenitori di vimini, e la dispensa è racchiusa dietro sei vecchie porte di legno cerato. Ritratti di famiglia con cornice ovale, le piante aromatiche di casa, ricordi di viaggio, elefanti dei primi del 900: il motivo dominante è proprio questo, il melange tra oggetti tramandati e cose nuove con una nota generale di carattere provenzale, il cui scopo è quello di rendere meno severa la struttura originale di questa favolosa villa.
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