Contrasti artistici nella dimora del collezionista
In uno degli edifici costruiti proprio all’inizio del Novecento si trova l’abitazione di un collezionista d’arte (e non solo) e di sua moglie. La casa conserva l’architettura tipica dell’epoca, caratterizzata dai soffitti alti 4,30 m e dalle grandi finestre che affacciano sul Lungotevere romano e dalle grandi porte bugnate con vetri intarsiati. Tutto l’ambiente è stato elaborato all’insegna della leggerezza, con toni chiari che conferiscono freschezza e ariosità.
Leggerezza nell’eleganza
“Volevo sdrammatizzare l’impianto molto classico della casa, un’abitazione di famiglia piena di storia e di ricordi”, spiega a Ville&Casali l’architetto Eugenia Muratori, che ha curato il progetto. Sono, quindi stati mantenuti alcuni manufatti pregiati e antichi, come i caminetti in marmo ed il pavimento in rovere che ricopre tutti gli ambienti, sapientemente valorizzati. Lo stile generale è all’insegna della contaminazione tra classico e moderno, armonizzata dai toni neutri scelti per le pareti. Ecco, allora, che nel grande soggiorno, accanto a pezzi di design come la sedia in acciaio armonico di Ron Arad, troviamo un quadro di Coleman dietro il divano e la scultura di un tuffatore di Manzù. Contaminazione che si rispecchia anche nei materiali, in una ricca commistione di legno, metallo, vetro, marmo, creando un’atmosfera suggestiva e raffinata.
Diversi materiali, contrasti artistici
Sempre in soggiorno, dunque, ecco che sopra il mobile in legno si ammira un bel quadro in rame, sopra ad una scultura di Fontana, mentre sul caminetto, sormontato da una Luna, di Tirelli, fa bella mostra di sé anche una collezione di antiche lanterne romane del Settecento, in argento. Nella sala da pranzo, con il tavolo inglese in legno e il tappeto marocchino moderno, la luce arriva, impetuosa, da un lume di Murano in vetro pieno, che rende esclusivo tutto l’ambiente. Ancora arte moderna si trova sotto le due nicchie con marmo, dove è collocata una scultura di Arnaldo Pomodoro. Il corridoio, caratterizzato da un ampio soffitto con volta a botte con lesene, ospita un lungo mobile in ferro cerato, con sportelli in pelle, realizzato su progetto. Nel corridoio si possono ammirare un vaso cinese classico, la scultura “Tutto e niente”, di Chiara Dynis ed alcuni quadri di Franco Ruaro alle pareti. Sempre nell’ottica di una fusione di stili ed epoche, ecco che sopra la porta occhieggia una Madonna realizzata con bassorilievo in gesso, un oggetto antico che appartiene alla famiglia da generazioni.
Sobrietà del rovere e stili giocosi
Nello studio, dall’aria un po’ ludica, il pavimento è in rovere decapato chiaro, in multistrato, mentre le sedie di Edra, disegnate dai fratelli Campana, esaltano lo stile giocoso dell’ambiente. Anche questa zona della casa è caratterizzata dai tagli rigorosi delle linee e dai colori chiari. L’arte la fa sempre da padrona, grazie ai quadri di arte contemporanea e ad una grande foto di Moreno Maggi, raffigurante una statua dello Stadio dei Marmi, di Roma. Originale e divertente è anche la sedia rosa, quasi una scultura, di Pietro Consagra, esponente di spicco dell’astrattismo. Il tono degli arredi si fa più classico in bagno e nella camera padronale, in cui sopra il letto spicca un dipinto di Angelo Accardi. La stanza riceve luce dall’ampia finestra, ingentilita da tessuti leggeri color crema, con una fascia di tessuto verde che crea una continuità ideale con i colori esterni del giardino. Il bagno è realizzato in marmo bardiglio con intarsi rosso Francia e contiene un’ampia doccia cromata, d’impianto classico.
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