Suggestivo parco tra i Colli Euganei
Il piacere di trascorrere il proprio tempo libero e di ricevere gli amici in uno dei luoghi più suggestivi dei colli Euganei ha indotto il proprietario di due ville attigue a Teolo a realizzare un parco di vaste dimensioni che evocasse i giardini di un tempo, fastosi e ricchi. Il luogo in cui sorgono le due abitazioni, una per un uso privato, l’altro per l’accoglienza, gode di una splendida vista sui piccoli promontori vulcanici che caratterizzano con il loro profilo sinuoso la vallata. Campi coltivati a vigneto e prati per i pascoli sono la cornice del grande spazio a verde in cui il giardino si sviluppa lungo un ripido pendio. Le forti pendenze di questo bellissimo versante, esposto al sole per molte ore del giorno, hanno suggerito la realizzazione di lunghe rampe e ampi terrazzamenti per poter percorrere agilmente tutto il parco. Un profilo continuo di muretti in pietra locale delinea il giardino e diventa luogo per ricevere gli amici, zone di relax e spazio per la creazione di aiuole fiorite. Negli ambiti più privati le terrazze diventano un giardino all’italiana, con siepi di tasso e aiuole di rose, in cui è celata una collezione di iris e una piccola voliera. Oppure un luogo dove rilassarsi, davanti a un braciere acceso per godere le ultime ore di sole del giorno. Fungono invece da punto di ritrovo e divertimento quando, in un plateatico di trachite o di teak, danno spazio a piscine a sfioro con cascata, a profondi gradoni in cui sedersi o sdraiarsi per prendere il sole, o all’ombra di antichi gelsi, diventano zona per il pranzo e il living. Sono invece spazi di intrattenimento se prendono la forma di un piccolo teatro dove gli spettatori possono assistere a piccole performance, in una splendida cornice di verzura. O quando si trasformano in vasche d’acqua, di ninfee e fior di loto, i cui zampilli e la sottile lamina d’acqua creano un leggero suono inebriante.
Ma i muretti di trachite fungono anche da contenimento delle grandi aiuole di rose moschata e noisette, le cui fioriture si protraggono fino all’autunno, alcune con la produzione di piccole bacche che persistono durante tutto l’inverno. Accompagnano masse fiorite, distese di lavanda, rosmarino, di Gaura, Perowskia e Verbena bonariensis che, a fine estate, lasciano spazio alle colorate fioriture di Aster. Lì dove il pendio ha ancora forti pendenze, i terrazzamenti scompaiono per lasciare spazio ad alberi ad alto fusto autoctoni, aceri campestri, carpini, frassini, alberi di Giuda o a grandi gruppi di perenni e graminacee. Nella salita più impervia, lungo un percorso costellato di alberi da frutto e macchie di mirto, Pistacea, Euphorbia e innumerevoli perenni, si realizza l’ambito più esclusivo del giardino: un belvedere a sbalzo, di fronte al panorama più affascinante e discreto dei colli. Una passerella, in corten e vetro, sopra una cava dismessa, dal quale contemplare il giardino e il paesaggio a cui appartiene.
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