Natura e arte sorprendenti
Il parco di questa villa emana un senso di regalità e rigore, due aspetti conciliati dalla ricerca costante di un’armonia senza tempo. È questa l’intenzione che si vuole trasmettere al visitatore, non appena si varca l’ingresso che dà accesso al parco di oltre 6000 mq. Siamo nella pianura bergamasca, dove lo studio Green Design è stato incaricato del recupero e valorizzazione del parco e delle aree un tempo destinate a brolo. Si viene accolti da un dedalo di maestose ed esotiche specie vegetali, vialetti che si inerpicano fra arbusti e boschetti che nascondono segreti verdeggianti. Si ha l’impressione di venire catapultati all’interno di un mondo che non c’è più, fuori dal tempo ma dentro gli spazi della natura. Il processo di restauro e riqualificazione del giardino è stato attuato seguendo una puntuale cronologia di interventi. La prima fase ha comportato un preciso rilievo vegetazionale ed un’analisi relativa allo stato fitosanitario delle specie arboree. Un altro aspetto riguarda la percorribilità e fruibilità del parco stesso, così da rendere più fluida e naturale la passeggiata dei proprietari nel giardino e trovare opportunità ed occasioni di sfruttare al meglio questo grande spazio aperto.
Il progetto di recupero si è sviluppato per zone, in funzione della specifica peculiarità delle aree del parco.
Il giardino romantico.
Attiguo al fabbricato principale della villa troviamo un tipico esempio di giardino inglese (o romantico), molto in uso nel XIX secolo, con l’introduzione di specie vegetali esotiche. La rigida geometria del giardino all’italiana viene sostituita dalla bellezza spontanea e “casuale” della natura, predominante con collinette, gazebi, radure, boschetti ombreggiati nel quale ha trovato posto anche un rasserenante specchio d’acqua. Ogni elemento architettonico e decorativo è stato conservato in toto e fondamentale è stato anche il consolidamento della vegetazione esistente. Sono state poi inserite nuove varietà arboree ed arbustive, in armonia con quelle preesistenti e si è disposto nell’area ovest un piccolo laghetto che funge da specchio riflettente degli esemplari che si sono conservati di Taxus baccata. Per unire questi spazi sono stati realizzati tracciati pedonali in calcestruzzo e in lastre di pietra grigia per gli attraversamenti nei tappeti erbosi. Nei pressi del muro di recinzione, quasi nascosto dalla chioma del tasso, ecco emergere un piccolo gazebo, dalla struttura leggera in ferro brunito; questo elemento, in apparenza solo decorativo, riveste la funzione di essere la meta di un percorso iniziato nei pressi della villa stessa. Il giardino vuole regalare all’ospite un momento di pace, serenità, circondati dai suoni della natura, dal gorgoglio dell’acqua del laghetto e dalla verdeggiante presenza di arbusti come, ad esempio, la Aucuba japonica. Nella porzione più a nord del parco, delimitato da una siepe di ribes, si raccoglie un orto: a perimetro, contro i muri di recinzione, sono state posizionate piante da frutto allevate a spalliera, mentre le aiuole, destinate a contenere gli ortaggi, hanno piccole siepi perimetrali di piante aromatiche.
Il giardino formale.
Per la restante parte del giardino storico, definito giardino formale, sono state piantumate e sagomate siepi di bosso di altezza non superiore al metro, componendo così un giardino all’italiana, al centro del quale si è ubicata una fontana circolare. Al termine dell’asse che dall’edificio si sposta nel giardino c’è un’esedra di Laurus nobilis, di circa tre metri di altezza, nel cui centro si è posto un elemento scultoreo.
Il giardino segreto.
Alle spalle di questa struttura vegetale si cela un giardino segreto. Qui trovano posto, oltre ad un piccolo laghetto, molteplici piante arbustive e tappezzanti, particolari per le loro caratteristiche estetiche ma soprattutto per il loro profumo.
I percorsi di collegamento principali sono stati realizzati in ghiaietto contenuto da lame di Corten a raso. C’è poi un percorso coperto da archi in ferro dalla struttura molto semplice, adornati da rosai della varietà Cocktail abbinati a clematidi ibride. A lato di questo percorso c’è un piccolo fossato, un tempo utilizzato come canale irriguo che si è voluto conservare e trasformare in un “torrente di fiori”.
Il giardino moderno.
Verso il lato sud del parco è stata creata una pavimentazione in acciottolato con motivi floreali, contornata da un’esedra di piante sempreverdi, a creare un valido filtro con funzione di preservare la privacy del giardino da occhi esterni. Posto a lato del grande prato, uno splendido specchio d’acqua fa la sua comparsa nel prato: la piscina, di forma regolare, è l’elemento protagonista di questa parte del parco. Affiancata da un gazebo e incastonata nel deck in legno, vivacizza l’architettura vegetale che la circonda. La ricerca dell’armonia fra equilibri formali e romantici, il senso di pace che trasmette il riflesso delle piante sulla superficie del laghetto e l’abbraccio amorevole e confortante delle specie vegetali che circondano il visitatore, contribuiscono a regalare un’esperienza coinvolgente.
© Riproduzione riservata.