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Pittura a olio: passione e amore per il colore

di Redazione Ville&Casali

Pittura a olio

Roberto Ghezzi è nato a Cortona nel 1978, dove attualmente vive e lavora coltivando una profonda passione per la pittura a olio. Nipote del noto artista cortonese Gino Ghezzi, inizia a dipingere molto precocemente, frequentando lo studio di scultura e pittura di famiglia.

Pittura a olio e arte nel sangue

Pittura a olio“Ho sempre respirato l’odore dei colori ad olio e dei trucioli del legno dello studio di mio nonno. Ma più che un imprinting dovuto alla frequentazione di certi luoghi io credo che sia qualcosa che ti scorre nelle vene e che non puoi far nulla per mettere a tacere. Prima o poi torna in superficie con prepotenza. Sono orgoglioso delle mie radici come di nessun’altra cosa al mondo”, sottolinea Ghezzi a Ville&Casali. Dagli anni Novanta espone con regolarità, in Italia e all’estero. Le sue prime opere hanno restituito il paesaggio attraverso il suo sguardo, con una mimesi del dato fenomenico che, negli anni, è andata dissolvendosi assumendo i toni della soggettività e della rarefazione formale. “Ho iniziato a disegnare da bambino, sul seggiolone”, racconta Ghezzi a Ville&Casali, “e credo di aver ritratto qualsiasi cosa negli anni, per diletto, per commissione, per studio o esercizio all’Accademia. Devo dire che ho sempre avuto una predilezione per il paesaggio, in tutte le sue declinazioni.

Sono partito dalla mia Cortona, che ho dipinto per vent’anni in tutte le sue meravigliose forme e colori. Poi ho iniziato ad eliminare le case, le strade, i segni dell’uomo. È rimasta solo acqua, terra e cielo, che sono i miei soggetti da circa dieci anni, anche questi in tutte le loro declinazioni, qualunque sia il nome o il luogo con il quale vogliamo identificarli”.

Estetica e filosofia dell’arte

“A me interessa il lato concettuale dell’estetica della Natura, a prescindere dal dove e dal quando”, prosegue Ghezzi. “Anzi, mi sto sempre più convincendo che il mistero della bellezza che ci circonda possa palesarsi soltanto attraverso un paziente lavoro di sintesi e trasfigurazione. Oggi esistono immagini dettagliate della natura, in qualunque forma, dimensione e colore: eppure la realtà resta qualcosa di inafferrabile”. La sua arte, che mira più all’impianto cromatico che alla descrizione formale, è esaltata dall’uso del colore ad olio, “il mio preferito”, dice Ghezzi, “per mille motivi. È versatile come nessun altro, potendo assumere i caratteri corposi della materia solida e quelli eterei e trasparenti dell’aria, con tutti i gradi intermedi. Ha qualcosa di antico dentro di sé e mentre dipingi avverti la sensazione di creare qualcosa che durerà nel tempo. Tuttavia, negli ultimi anni ho sperimentato molto, cercando di adeguare il mezzo espressivo alle nuove esigenze imposte dalla mia ricerca. Quindi smalti, acrilici, tecniche miste”, afferma. Di sicuro i progetti non mancano, infatti in calendario per la prossima primavera c’è una mostra a Treviso, presso Ca’ de Carraresi in contemporanea con l’esposizione di El Greco, ed una grande personale alla Fortezza di Montepulciano.

Per ulteriori informazioni è online e consultabile il sito dell’artista, all’indirizzo Info: www.robertoghezzi.it

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