Pavimento in parquet, il grande classico dell’arredamento è anche sostenibile

di Redazione Ville&Casali

Il parquet è una superficie classica utilizzata da sempre per il rivestimento dei pavimenti. Il legno, lavorato al naturale o arricchito da intarsi, intrecci e incastri, diventa un tappeto che riscalda e mette in risalto l’arredamento e le caratteristiche degli spazi.

Ma anche in questo settore la ricerca non si ferma. Gianni Cantarutti, conoscitore di legnami storici e specie legnose meno note, responsabile della ricerca e sviluppo di Slowwood (www.slowwood.net) di cui è co-fondatore, pone l’accento sul ritorno del parquet in legno massello, una soluzione di cui si riscoprono le qualità estetiche e funzionali.

I legni utilizzabili in modo sostenibile sono tantissimi. Oltre alle specie più usate per il parquet, soprattutto la quercia nelle sue declinazioni rovere, roverella e farnia, esistono specie poco utilizzate come il tigerwood o i palissandri caraibici che ben si prestano a questo scopo, anche grazie all’evoluzione delle tecniche e dei materiali di finitura.

Materiale naturale per eccellenza, il parquet punta sulla sua prima qualità green che è la completa sostenibilità del legno. Rita Cadorin, direttore marketing e sviluppo di Cadorin dice:

I legni devono provenire da catene di custodia FSC o PEFC. Le strutture dei nostri listoni sono free-formaldeide e testate anche per i VOC (sostanze volatili nocive) e non utilizzano colle o adesivi nocivi. La produzione è a km zero: avviene interamente negli stabilimenti di Possagno, in provincia di Treviso.

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